4 Settembre 2021 - 13:03

Green pass: tutto quello che c’è da sapere

Green Pass

A breve la decisione del consiglio ma sembra evidente, senza green pass sarà sempre più difficile far qualsiasi cosa

Novax, nomask, noTav, e ora No Green Pass. Oramai siamo più che abituati ad apporre la negazione NO davanti a qualsiasi cosa sia introdotta, sia essa nuova o semplicemente non di nostro gradimento. Si issano le bandiere, si calano la mascherina e via a bloccare le strade con cortei, manifestazioni più o meno pacifiche e urlare a gran voce che il Green pass è anti costituzionale.

Dopo le polemiche nate dall’introduzione del green pass nel mese di Agosto appare evidente come il governo non abbia intenzione di fermarsi – a parte la lega che si gira dall’altra parte – e di introdurre il cartellino verde anche per tutte le altre attività del vivere sociale.

Facciamo un passo indietro. Il green pass – che si ottiene dopo la somministrazione delle due dosi di vaccino e dopo un tampone risultato negativo – è divenuto la nostra carta della libertà. Fino ad ora bisognava esibirlo nei posti chiusi, nei musei, per accomodarsi a ristoranti e bar che non disponessero di tavoli all’aperto. Dal 1 Settembre il green pass serve anche per i mezzi pubblici di trasporto – solo per viaggi medio lunghi – per le scuole, per accedere agli stadi.

Insomma, il green pass serve o servirà sempre per fare qualsiasi cosa. Ma rispetto alla Francia – l’unica ad aver imposto il green pass da subito e per tutto – in Italia preferiamo indorare la pillola e settimanalmente aggiungere nuove restrizioni. Il finale della storia è che senza green pass sarà davvero difficile poter fare qualsiasi cosa.

Ma vediamo nel dettaglio cosa si deciderà nei prossimi giorni.

Le attività

Si è parlato a lungo di rendere il vaccino obbligatorio ma prima di arrivare a questa decisione, per alcuni drastica, per la costituzione completamente legale si tenterà di restringere ancor di più il campo delle attività concesse senza l’utilizzo del green pass.

Pubblica amministrazione – Una delle prime categorie a essere raggiunte dal nuovo provvedimento sembra essere quella dei lavoratori della pubblica amministrazione. Dopo le dichiarazioni del ministro Costa, che aveva annunciato “il ritorno in presenza e alla normalità dei dipendenti degli uffici comunali e pubblici”, l’intenzione è stata confermata anche da Roberto Speranza. Dipendenti pubblici di nuovo a lavoro ma solo con green pass.

Nei settori dove è obbligatorio anche i lavoratori dovranno averlo – L’altro settore sul quale il governo sembra deciso a estendere l’uso del certificato verde è quello di chi lavora nei settori dove il Green pass è già richiesto. Ristoratori, baristi, camerieri, dipendenti di cinema e palestre.  

Trasporto locale – Come già accennato dal primo settembre è obbligatorio mostrare il Green pass per salire su treni, aerei o autobus che attraversano più di una regione. Le uniche eccezioni riguardano il trasporto pubblico locale, che però potrebbe essere inglobato nella nuova manovra governativa.

Studenti over 12 – Uno dei nodi principali sul tavolo del premier Draghi è quello della scuola. L’obbligo è già in vigore per docenti e studenti universitari, ma si studia per riuscire ad estenderlo anche agli over 12.

Lavoratori del settore privato – L’obiettivo ultimo del governo Draghi è quello di estendere l’obbligo di esibire il Green pass a tutti i lavoratori anche nel settore privato. In questo senso, il premier si aspetta che i dipendenti pubblici facciano da apripista per scardinare le ultime resistenze sindacali.

La prossima settimana sarà quella decisiva ricordando che l’autunno sta arrivando e con lui le influenze stagionali.