27 Ottobre 2020 - 18:53

Il grido di Napoli: le proteste continuano

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A Napoli continuano le proteste contro le ultime restrizioni da parte di governo e Regione. In piazza, migliaia di voci gridano: ‘Dignità e lavoro!’

A Napoli la protesta continua e non sembra volersi fermare. Il corteo di venerdì 23 aveva fatto discutere per gli episodi di violenza e vandalismo. Ma come un’onda, Napoli ha continuato ad allargarsi e in piazza si sono ritrovati in migliaia per protestare contro le ultime restrizioni varate dal governo e dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

La piazza

Scendono in piazza commercianti, ristoratori, bartender, gli “invisibili” del lavoro in nero, studenti, genitori ed esponenti del mondo dell’arte e della cultura. Le richieste sempre le stesse: diritto al lavoro,  alla casa e supporto per imprenditori e famiglie. Piazza Plebiscito si riempie di voci che gridano: ‘Se ci chiudi devi pagare‘, ‘Liberà‘, ‘Dignità e lavoro‘.

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Proteste Napoli

A circondare la piazza decine di camionette della polizia, volanti della guardia di finanza e carabinieri. Una schiera di agenti in tenuta antisommossa hanno inizialmente impedito l’imbocco verso Santa Lucia, sede della Regione, dove si erano consumati i primi scontri. Gran parte della folla si è così riunita lì, nel tentativo di convincere le forze dell’ordine a far proseguire un corteo chiaramente pacifico: ‘Casco giù e protesta pure tu‘. La schiera di agenti e di volanti ha così liberato il passaggio e lasciato proseguire il corteo, che è poi arrivato a destinazione.

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Anche la protesta del giorno prima, spostatasi nella parte alta del Vomero, a Vanvitelli, aveva dato un chiaro segnale. Grande partecipazione delle forze dell’ordine che, come confermato da un poliziotto, avrebbero impiegato più di ’80 uomini’.

Salute e lavoro

Noi non vogliamo nessun regalo, vogliamo solo lavorare!’ dice alla stampa un ristoratore napoletano e ‘Non vogliamo morire né di fame né di Covid‘ si legge su uno striscione al centro della piazza. Salute e lavoro queste le carenze imputate all’attuale amministrazione. Le proteste che stanno coinvolgendo gran parte d’Italia fanno pressione su una risposta tempestiva ed efficiente da parte di chi governa. Al tempo stesso rifiutano gli autoritarismi e le prepotenze come modus operandi.

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Oltre Napoli, proteste e tensioni anche a Torino, Milano e Roma, mettendo in allarme il Viminale. Nei prossimi giorni le proteste potrebbero diffondersi e continuare come voce unica.