Guerra in Ucraina, giorno 146: gli aggiornamenti
Guerra in Ucraina, 146esimo giorno, Zelensky: "Stiamo avanzando, anche grazie alle armi forniteci dall'Occidente"
Un altro giorno di conflitto si apre sull’Ucraina. Di seguito gli aggiornamenti sulla guerra che sta devastando il Paese.
Medvev: “La Russia raggiungerà i suoi obiettivi”
“La Russia raggiungerà tutti i suoi obiettivi. E ci sarà la pace. Ma alle nostre condizioni, non a quelle su cui strillano disorientati impotenti politici in Europa e all’estero” sono le parole su Telegram del vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa e ex presidente russo, Dmitry Medvedev. “La Russia – aggiunge – raggiungerà gli obiettivi fissati per l’operazione militare speciale in Ucraina nonostante le forniture di armi americane a questo Paese“.
Kiev: morti 38.550 soldati russi, distrutti 1691 tank
A Kiev, si conterebbero circa 38.550 soldati russi dall’inizio del conflitto. Inoltre si registra la perdita di 1691 carri armati, 3892 mezzi corazzati, 851 sistemi d’artiglieria, 248 lanciarazzi multipli, 113 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, in continuo aggiornamento, le forze russe avrebbero perso anche 220 aerei, 188 elicotteri, 2767 autoveicoli, 15 unità navali e 693 droni.
Putin a Teheran: l’incontro con Erdogan e Riaisi
Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Teheran, dove avrà un incontro trilaterale con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente iraniano Ebrahim Raisi sulla Siria e poi un bilaterale con Erdogan sull’Ucraina. Si tratta della prima visita di Putin fuori dai confini dell’ex Unione Sovietica dall’inizio della guerra il 24 febbraio scorso, dopo le missioni di giugno in Tagikistan e Turkmenistan.
L’argomento principale dell’incontro riguarderà il blocco all’export di grano ucraino, tema sul quale si starebbe andando verso una soluzione, secondo Ankara. “La questione delle esportazioni di grano ucraino sarà discussa con Erdogan. Siamo pronti a continuare il lavoro su questo percorso“, ha detto ieri il consigliere del Cremlino per la politica estera, Yury Ushakov.
Zelensky: “Le armi occidentali stanno facendo la differenza”
Secondo il Presidente ucraino Zelensky, le armi fornite dall’Occidente all’esercito ucraino stanno apportando un aiuto sostanziale alla difesa ucraina. Secondo il ‘commander in chief‘ di Kiev, a far girare, seppure lentamente, le sorti militari del conflitto sono stati soprattutto i sistemi missilistici avanzati americani Himars, precisi ed efficienti.
“Le forze armate dell’Ucraina hanno inflitto perdite significative agli occupanti, stiamo avanzando”: ha inoltre dichiarato nel suo discorso serale. “Passo dopo passo, stiamo avanzando, identificando e neutralizzando i collaboratori. La prospettiva è ovvia: la bandiera ucraina sarà in tutte le nostre città e villaggi“, ha aggiunto. Secondo il capo dello Stato, finora l’esercito ucraino è riuscito a liberare 1.028 insediamenti dalle mani dei russi. “Altri 2.621 sono ancora sotto il controllo degli invasori“, ha precisato.
Attacco a Nikopol con 40 razzi, distrutte 2 fabbriche, nessun ferito
“Fino a 40 razzi sono stati lanciati contro Nikopol. Sono state distrutte due fabbriche. Le esplosioni hanno causato incendi e danneggiato case private e linee elettriche. i tecnici stanno lavorando sul posto“. Lo ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk Valentin Reznichenko.
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