16 Maggio 2020 - 16:40

Harry Potter, parla Jason Isaacs: “Remake? Sarebbe una follia”

harry potter

Jason Isaacs, interprete di Lucius Malfoy nella saga di Harry Potter, boccia l’ipotesi di un eventuale remake ai microfoni di CB.com

Per Jason Isaacs l’ipotesi di un remake di Harry Potter è impensabile, addirittura folle. L’attore britannico, interprete di Lucius Malfoy, uno dei personaggi più oscuri della saga, ha rilasciato importanti dichiarazioni durante la promozione stampa del nuovo film d’animazione Scooby!.

Ecco quanto ha dichiarato ai microfoni di CB.com: “Per prima cosa, il termine “franchise” è una parola che applichiamo quando abbiamo a che fare con posti sparsi per il pianeta che servono gli stessi hamburger e delle patatine fritte cotte tutte alla stessa maniera, o a Starbucks o, che ne so, a Staples e robe del genere. Quelli di Harry Potter sono sette splendidi libri che sono stati trasformati in otto meravigliosi film. Penso che qualcuno dovrebbe rifarli? Allo stesso modo di come penso sia necessario un remake del Padrino o di A Qualcuno Pace Caldo o qualsiasi altro memorabile film. La mia idea è che si tratta di film realizzati in maniera perfetta, nel periodo perfetto da persone perfette e che sarebbe una follia rifarli.”

Il parere di Daniel Radcliffe

Solo un anno fa, anche l’attore Daniel Radcliffe, l’occhialuto Harry Potter della saga, aveva affrontato l’ipotesi remake. Secondo la teoria, col tempo, la saga cinematografica avrebbe perso quell’alone di sacralità che la avvolge e, solo allora, sarebbe stato possibile lavorare ad un rifacimento.

Daniel aveva anche palesato il suo interesse per una storia incentrata sui Malandrini. Per chi non lo sapesse, questi ultimi sono un gruppo di quattro Grifondoro che frequentarono la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts negli anni tra il 1971 e il 1978. I quattro studenti, particolarmente abili nell’infrangere le regole, erano Remus Lupin (detto “Lunastorta”), James Potter (detto “Ramoso”), Sirius Black (detto “Felpato”), Peter Pettigrew (detto “Codaliscia”).