5 Marzo 2019 - 09:30

Hercules, il cammino dell’animazione nella cultura

hercules

Hercules è il 35° Classico Disney secondo il canone ufficiale. Il film d’animazione, datato 1997, ripercorre la mitologia greca con le avventure di Ercole, qui in latino Hercules, sfornando un film iconico e divertentissimo

Quando arrivarono gli anni novanta la Disney dominava il palcoscenico mondiale. Collocatasi nel grande mercato come la major dei cartoni animati, qualunque infante cresceva dinanzi alle avventure disneyane. Lo studio era riuscito a rendere reale il sogno del suo fondatore, Walt Disney, far sognare il mondo con una nuova forma di cinema.

La Disney però ha intrapreso mosse di business di particolare importanza nel corso degli anni. Lo fece già inizialmente con Walt, creando i primi parchi a tema. Salvo poi sfociare in un merchandising più competitivo, tornare a investire sui lungometraggi classici, e allargare il proprio band. Negli anni ’90 infatti nasceva Disney Channel che non faceva altro che infilarsi e infiltrarsi nelle televisioni delle case di tutto il mondo.

Hercules, il semidio greco e il cammino dell’eroe

Ma ciò che permetteva alla Disney di continuare a realizzare capolavori sul tetto del mondo, restavano i lungometraggi animati. Con Hercules, film sull’eroe e semidio greco Eracle, film del 1997, la Disney mostrava nuovamente una grande capacità di messa in scena.

Se con Aladdin solo pochi anni prima la Disney aveva messo in scena una città quale Agrabah e il mondo persiano, nel 1997 lo studio riprese l’idea di immergersi in un “nuovo mondo”. La produzione infatti sfornò fuori una rivisitazione della mitologia greca, con al centro l’eroe Hercules, reso quasi immortale da suo zio Ade. Hades, dio dell’oltretomba, risulta un antagonista funzionale e carismatico come già visto in passato con Scar da Il Re Leone. Anche in quel caso uno zio soggiogato dal fratello, anche in questo caso una inferiorità fisica ma non in quanto a furbizia e determinazione.

Ade infatti cercherà di sovvertire l’Olimpo e grazie all’aiuto dei Titani di sconfiggere il dio dei fulmini, suo fratello e padre di Hercules, Zeus. Il film è ricco di divinità greche così come di atmosfera omerica. La Disney come non mai si immerge in un format, in una cultura e in caricature iconiche. Ancora oggi i lineamenti e lo stile dei disegni di Hercules risultano facilmente riconoscibili. Considerati gli enormi passi avanti effettuati nel campo dell’animazione, è avvalorato ancor maggiormente la capacità dei disegnatori che nel 1997 portarono sul grande schermo un’avventura tra l’epico e il comico.

Perché infatti in Hercules risulterà facile farsi trasportare dai combattimenti e dal percorso dell’eroe. Hercules dovrà superare diverse prove, tra cui la più difficile: diventare un vero eroe. Un percorso che anche Simba percorre ne Il Re Leone sopracitato, ma in questo caso la forza bruta viene marcata e poi denunciata. Hercules infatti sarà chiamato nella sua ultima prova a usare cuore e testa anziché muscoli o super-poteri.

Innovazione artistica e stilistica per la Disney

Un percorso semplice quanto d’ispirazione, arricchito da chicche comiche veramente divertenti, spesso provenienti proprio da Ade che, nonostante sia il cattivo, crea una grande empatia con lo spettatore. Lo stesso Filottete, aiutante di Hercules, sarà protagonista di una scena finale commovente, cerchio che si chiude anche per un personaggio non principale, sintomo di uno script decisamente più maturo ed evoluto del solito.

Anche in questo caso è bene non dimenticare né sottovalutare il comparto musicale. Oltre a effetti sonori molto avvincenti, anche Hercules si fa forza di canzoni audaci e coinvolgenti, sia in lingua originale che in lingua italiana.

Hercules è uno dei film più completi della Disney mai partoriti. Nonostante il clima allegro e leggero, la pellicola riesce a toccare picchi molto alti grazie a tante frecciate ironiche dei suoi personaggi. Il protagonista compie il classico percorso dell’eroe. Si potrebbe dire invece che l’animazione percorre una cultura allo stesso tempo, mentre le animazioni e le musiche ci immergono nella mitologia greca.