25 Luglio 2023 - 10:45

Il Barbenheimer era ciò di cui il cinema aveva bisogno

Siamo nel pieno del "Barbenheimer". L'uscita in concomitanza di Barbie della Gerwig e Oppenheimer di Nolan ha ridato nuova linfa al cinema

In questi giorni, In Italia ma soprattutto all’estero, sta avvenendo un fatto curioso: sale del cinema piene e strabordanti, in piena estate, e code chilometriche per vedere due dei film più attesi dell’anno, se non i film più attesi dell’anno: Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christoper Nolan. Quando lo scorso sono state annunciate le date d’uscita delle due pellicole, entrambe previste per il mercato statunitense il 21 luglio 2023,la Warner Bros. (casa di distribuzione di Barbie) né la Universal Pictures (casa di distribuzione di Oppenheimer) hanno deciso di fare retromarcia o, nel loro caso, spostare almeno una delle due (discorso diverso per l’Italia visto che Oppenheimer uscirà solo il 23 agosto).

È lecito dedurre che se nessuna delle due più grandi major hollywoodiane abbia voluto fare dietrofront, è perché una tra di loro una è convinta di avere al meglio sull’altra. Ma in questo caso non si tratta solo di soldi, ma ha anche a fare con un piccolo dietro le quinte che coinvolge proprio Chistopher Nolan. Quest’ultimo aveva infatti collaborato con la Warner Bros per quasi la totalità della sua carriera, ma un disaccordo riguardante la distribuzione di Tenet, ha spinto Nolan a non rinnovare il contratto con la Warner e andare altrove, fino ad approdare alla Universal, che ha invece acconsentito alla realizzazione di Oppenheimer. Ancora non è stato firmato un contratto, probabilmente in attesa di vedere come se la caverà in termini di incassi il film del regista inglese.

Tuttavia da quello che si pensava sarebbe stato un aperto scontro tra titani al box office, per poi vedere alla fine chi avrebbe avuto la meglio, e invece è nato il Barbenheimer.

IL BARBENHEIMER: TRA MEME, TRAILER, POSTER E MERCH

Parliamoci chiaro, l’uscita di due film nello stesso giorno non è certo una novità nel mondo della storia del cinema, eppure nell’ultimo decennio nessuna release avvenuta in simultanea ha provocato tanto scalpore come invece è stato per il Barbenheimer . Il motivo riguarda molteplici fattori.

screen da youtube

Il primo ha a che vedere con il prestigio dei nomi coinvolti: da un lato Barbie che vanta la regia di Greta Gerwig e vede protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling, dall’altro Oppenheimer che vede la regia di Christoper Nolan e un cast che comprende Cillian Murphy, Emily Blunt, Florence Pugh, Robert Downey Jr. e Matt Demon. Inoltre, la totale divergenza delle tematiche e delle atmosfere dei film ha reso ancora più assurda e divertente la faccenda visto che da una parte avevamo una commedia satirica e intelligente sulla bambola più famosa al mondo che decide di uscire dalla sua Barbieland per avventurarsi nel mondo reale, e dall’altra la storia dell’inventore della bomba atomica. Abbiamo la palette di Barbie, rigorosamente rosa, dai colori sgargianti, mentre quella di Oppenheimer è scura, sui toni del nero e del grigio.

Questa miscela di ingredienti è stata sufficiente ad aver fatto esplodere la rete con un quantità di meme, merchandising, poster, e trailer crossover in cui le trame di Barbie e Oppenheimer vengono combinate insieme. Nel frattempo, luglio 2023 si avvicinava sempre di più ed ecco che sui social si organizzavano le modalità di visione: Vederli lo stesso giorno o meglio una pausa di un giorno tra una pellicola e un’altra? Prima Barbie e dopo Oppeinheimer? Prima Oppenheimer e dopo Barbie? Come vestirsi? La domanda più facile: abiti colorati-preferibilmente di rosa- per la visione del film della Gerwig, e un look più serioso e dai colori scuri per quello di Nolan.

Immagine dal profilo Instagram ufficiale @barbiethemovie

Poi sono iniziate le campagne promozionali dei rispettivi film in cui entrambi cast e troupe hanno iniziato a sostenere il proprio rivale, al punto che Greta Gerwig e Margot Robbie si sono fatte fotografare con in mano il loro biglietto per Oppenheimer. Allo stesso modo, anche Cillian Muprhy in un’intervista ha dichiarato che avrebbe sicuramente visto Barbie, aggiungendo: “Credo che sia grandioso per l’industria del cinema e per il pubblico avere due incredibili film diretti da due incredibili registi in uscita lo stesso giorno. Puoi trascorrere l’intera giornata al cinema. Che c’è di meglio?”.

Del resto, tutti sanno che Hollywood è in crisi. Una serie di flop al botteghino dietro l’altro di alcune pellicole molto attese (come The Flash, il nuovo film di Spiderman o il nuovo Indiana Jones), in concomitanza con gli scioperi degli sceneggiatori e degli attori, hanno fatto nascere il dubbio che forse la Mecca del Cinema non sarà mai più come prima, e le sale cinematografiche erano a un passo da quella fine tanto predetta durante il periodo della pandemia. E invece, il clamore provocato sul web da entrambi i film hanno coinvolto tutti, anche solo chi si è ritrovato per caso sui social qualche post a riguardo. La curiosità era ed è così alta che ora le sale sono strapiene per dei film originali- che non siano il seguito di una saga o un cinecomic- con sceneggiature originali scritte da due dei migliori registi di Hollywood.

Le sale cinematografiche non sono morte e il fenomeno Barbenheimer lo sta dimostrando, riuscendo in nell’impresa in cui molti altri film usciti nel periodo post pandemia– se si esclude “Avatar- La via dell’acqua“, che era per l’appunto un seguito e rappresenta sicuramente un’eccezione- hanno fallito: far sentire le persone parte di un collettivo in procinto di vivere nel buio della sala, un’esperienza comune.