19 Dicembre 2018 - 11:32

Il Ministero della Salute “avvisa” i medici: stop alle scritture indecifrabili

Ministero della Salute

Dal Ministero della Salute, arriva un “rimprovero” per i medici: basta alle scritture indecifrabili sulle ricette. Per prevenire gli errori nella terapia stop alle sigle, sì allo stampatello

Stop a sigle, acronimi e scritture indecifrabili, arrivano le raccomandazioni del Ministero della Salute per prevenire gli errori nella terapia: evitare anche le diciture “al bisogno” o troppe generiche.

Il rimprovero è partito dal Ministro della Salute Grillo, che ha lanciato un appello ai medici italiani: “Scrivete in stampatello”. La nota, in cui si invitano gli specialisti a scrivere in stampatello, è stata inviata alle venti regioni italiane. Nell’avviso, viene specificato che in ricetta dovrà essere riportato il principio attivo del farmaco, e indicata dettagliatamente la posologia dello stesso.

Bisognerà infine evitare di usare sia i numeri romani, sia espressioni troppo generiche come “al bisogno”, “un cucchiaino” o “un misurino”, preferendo a queste delle locuzioni precise e standardizzate.

La European Society of Clinical Pharmacy (ESCP) ha predisposto un glossario per favorire la diffusione di una terminologia standardizzata.

Dai sistemi di Incident reporting delle Aziende sanitarie, appare evidente come acronimi e simboli possono influenzare negativamente la comunicazione.

In Italia, negli ultimi anni, le segnalazioni di errori nell’interpretazione di ricette, sono aumentate drasticamente, specie nell’ambito delle chemioterapie.