Il pesce sintetico arriva in Europa: c’è l’accordo
Dopo il finto hamburger, arriva sulla tavola degli europei il pesce sintetico. Nomad Foods, proprietaria di Findus, firma l’accordo con BlueNalu
Sulla tavola degli europei sta per arrivare il pesce finto. Si tratta di filetti nati da colture cellulari, appartenenti a specie ittiche difficili da allevare, o a specie ormai sovrasfruttate.
Il colosso Nomad Foods, proprietario di Findus Italia, ha firmato un accordo di collaborazione con la start-up californiana BlueNalu. Entrambe le aziende si pongono come obiettivo la sostenibilità. Produrre in laboratorio, infatti, permette di tutelare la disponibilità a lungo termine di pesce di qualità a prezzi competitivi.
“L’industria alimentare si trova in un momento di trasformazione – spiega Stéfan Descheemaeker, amministratore delegato di Nomad Foods – la domanda da parte dei consumatori di alimenti nutrienti e di alta qualità è in crescita, l’importanza della sostenibilità non è mai stata così evidente e il ruolo della tecnologia nel soddisfare queste esigenze sta accelerando. Lo stesso prosegue: “La tecnologia rivoluzionaria di BlueNalu ci permetterà di continuare a lanciare prodotti ittici innovativi e molto gustosi, buoni per le persone, buoni per il pianeta e accessibili a tutti“.
L’azienda californiana vanta già collaborazioni con altri produttori in Asia e nel Nord America. Inoltre, BlueNalu persegue gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. La start up lavora per porre le basi per un futuro migliore e più sostenibile.
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