Foto: Torino Football Club
Il 4 maggio puoi essere tifoso di una sola squadra, che tu sia giovane, anziano e nel fiore della maturità: il Grande Torino segna il calendario del calcio. Un undici iconico, che divenne leggenda. Una storia tramandata ai posteri, che non può cessare di essere raccontata. Una meraviglia italiana fermata soltanto da un atroce destino, ammirata da qualsiasi club, ricordata da tutte le società.
Neanche la morte riuscì a separarli. Tutti figli di una storia senza lieto fine. Il 4 maggio del 1949 l’areo si schiantava a Superga, ci lasciava la squadra più forte del mondo. Un ricordo che strappa le lacrime anche a chi non ha potuto ammirarlo in prima persona.
“Se la sorte ti ha dato in dote di essere innamorato di una squadra come il Torino, beh allora avrai la ragionevole certezza che quel tuo amore non sarà mai angustiato dalla monotonia, ma da qualsiasi altra possibile condizione dell’animo, inevitabilmente sì”– queste le parole di un meraviglioso Federico Buffa nel suo racconto del Grande Torino.
Il 4 maggio il cielo è soltanto granata, con l’estrema convinzione che il Grande Torino non morirà mai, ma resterà immortale nei ricordi della gente.
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