Il ritorno sulle scene di Di Battista: “Sono ridicoli”
Dopo due anni di lunga assenza, Di Battista ritorna col botto: ‘Altro che voti disgiunti, la cabina elettorale non è un cesso pubblico‘
Bari. Alessandro di Battista ritorna in piazza dopo un’assenza dalla scena politica durata due anni, e lo fa a sostegno della candidata Antonella Laricchia. ‘Fino all’altro ieri non tiravo più, ero sparito. Invece oggi le sorti del governo nazionale sono legate a questo comizio. Sono ridicoli‘, afferma Di Battista, dichiarando di voler provare a riprendere il controllo del Movimento, ma solo in caso di cambiamenti sostanziali. Positivo anche all’idea di una possibile candidatura, ma in questo caso, ‘lo deciderà il popolo italiano‘.
Un Movimento alternativo a tutte le forze politiche attuali, questa la promessa di Alessandro Di Battista che si mostra in pubblico nell’evento di chiusura della campagna elettorale della candidata presidente Antonella Laricchia. Presente all’evento anche la senatrice salentina Barbara Lezzi, accanita sostenitrice della candidata Laricchia, conosciuta alla scena politica per la sua reticenza in merito a un’alleanza tra il Movimento e il Pd: ‘Per noi significa molto la presenza di Alessandro qui. Significa molto che abbia scelto la Puglia per il suo ritorno. Non c’è stato molto da fare per convincerlo. Gli ho detto una cosa: “Alessandro, tu in Puglia troverai il calore che meriti“.
Non solo promesse
‘Io non sono mai stato in silenzio e ne pago le conseguenze. Seguo la dittatura della coscienza. Subisco campagne diffamatorie tutti i giorni. C’è un establishment con cui ci si può mettere d’accordo o che si può contrastare. Io lo voglio contrastare‘. In merito alle critiche al Movimento, il pensiero di Di Battista sembra essere chiaro:’servono a migliorare la forza politica. Il popolo deve criticare il Movimento quando non riesce a rispettare una promessa, come ci è capitato‘.
In merito alla candidata Laricchia, Di Battista ne mette in risalto le virtù etico-morali, avendo rifiutato, proprio come lui, le promesse e i vantaggi del mondo politico: ‘Antonella ha scelto la cosa più difficile, che non le conveniva, perché le hanno promesso la qualsiasi gli uomini vicini a Emiliano, le hanno proposto il Win for life. Non pensate che non ci abbiano provato neanche con me, altrimenti oggi sarei ministro della Repubblica‘.
Di Battista non dimentica
Per il suo ritorno sulla scena, Di Battista decide di non risparmiarsi con le critiche, rivolgendosi al candidato governatore espressione di Fratelli d’Italia, Fitto:’Non mi dimentico di quando era ministro del governo Berlusconi e riteneva Mangano un eroe. Fitto è stato responsabile dei tagli maggiori alla sanità e in questo momento per logica clientelare candida a Bari Antonio Azzollini, condannato in primo grado per concorso in bancarotta‘.
Tra sacro e profano
Una leggera divagazione, per poi ritornare a infierire su Michele Emiliano: Anche lui ha lo stesso modus operandi, nomina Cassano e Di Cagno Abbrescia nelle agenzie regionali‘, e sulla proposta di voto utile di Emiliano, Di Battista si lascia andare ‘Voto utile turandosi il naso? Ma che significa? La cabina elettorale è come un cesso pubblico? Il voto è sacro‘.Segue poi un nuovo bersaglio, Vincenzo De Luca: ‘E perché Laricchia si sarebbe dovuta mettere da parte per permettere a questa gente di entrare‘. Votare per il Movimento sarebbe, secondo Di Battista, la chance concreta per ‘dare un colpo al sistema clientelare‘.
Il ritorno alle origini
Ricostruzione e rinnovamento, queste le condizioni poste da Di Battista per la nuova era del Movimento, di cui si fa il principale portavoce. Il piano di ricostruzione sembra però ricalcare i vecchi dettami delle origini del Movimento, una sorta di ritorno alle origini, ne è testimonianza la candidatura di Laricchia, volto già noto al movimento. Un movimento senza alleanze, questa la proposta dei suoi attuali esponenti, la stessa proposta di cinque anni prima:’Il tema delle alleanze distrugge il tema dei progetti‘, ha così concludo Di Battista, nel tentativo di riprendere il controllo sul Movimento.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
I film più belli del XXI secolo secondo il Guardian: ecco quali sono