Il Triplete dieci anni dopo: Mourinho si rivela a Sky
Da Kiev a Madrid, passando per Roma e Barcellona: dieci anni dopo il Triplete, Mourinho torna a raccontare l’impresa nerazzurra
Un decennio dopo una delle più grandi imprese mai realizzate nella storia del calcio, José Mourinho si è raccontato a “#CasaSkySport” e, tra domande, aneddoti e curiosità, ha fatto rivivere ai tanti tifosi interisti in collegamento le emozioni dell’indimenticabile Triplete nerazzurro.
“Sono momenti indimenticabili nella mia vita, – esordisce lo Special One – però il rapporto che ho con i giocatori e Moratti è qualcosa che va oltre tutto. Il Triplete, la Champions, erano il sogno di tutti: ma quello che resta per sempre è questo rapporto che abbiamo”.
Un sogno materializzatosi attraverso momenti al cardiopalma e i brividi di un percorso praticamente perfetto:
“A Kiev all’85° eravamo fuori dalla Champions, con il Chelsea fu difficilssima e a Barcellona con il rosso a Thiago tutti pensarono che eravamo fuori. Però a Madrid avevamo la sensazione che la coppa era nostra. Dio aveva deciso che era nostra… E quel senso di “famiglia interista”, lo ripeto, è stato fondamentale. La gente si sentiva a casa, in quella Inter di Moratti. Io non sono nato interista, ma quando arrivi in quella Inter, con quei princìpi, ciò fa sentire il gruppo speciale, un gruppo cresciuto nelle difficoltà della stagione che non fu solo Champions League ma anche difficoltà: il pareggio a Firenze con cui la Roma ci sorpassò, gli infortuni, le squalifiche, ma abbiamo avuto sempre questa forza che è quella di un gruppo di amici”.
Tanti i videomessaggi arrivati a Sky da alcuni dei protagonisti della cavalcata nerazzurra: Cambiasso, Zanetti, Samuel, Milito e Julio Cesar hanno voluto ricordare e omaggiare Mourinho nel loro personale ricordo del Triplete.
Dieci anni dopo, né l’Inter né Mourinho hanno alzato nuovamente al cielo la Coppa dei Campioni: a chi toccherà per primo?
“Difficile da dire, vincere la Champions non è facile… vediamo… Io sono in una squadra che non ha mai vinto, non ha la cultura di questa vittoria e prima dovremmo pensare a vincere in Inghilterra e poi in Europa ma questa è la mia ambizione; per l’Inter invece è inaccettabile tanti anni con la vittoria solo di una Coppa Italia, ma per il modo in cui sta lavorando non mi sorprenderebbe se tornasse a vincere”.
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