4 Maggio 2017 - 10:09

Il Volo commuove Roccaraso: cantare per l’Abruzzo e per le vittime del Rigopiano è come levare una preghiera al cielo

Il Volo

Il Volo fa tappa a Roccaraso per la data zero della parentesi italiana di “Notte Magica-Tributo ai tre Tenori” e commuove il Bolino ricordando le vittime del Rigopiano

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Il Volo riparte dall’Abruzzo

Il Volo, nel bel mezzo del concerto tenuto al Palaghiaccio Giuseppe Bolino, sulle note della dolcissima  Ave Maria mater misericordiae (brano inedito che i cantanti consegneranno al Papa nel corso di un’udienza privata) ha ricordato le vittime dell’Hotel Rigopopiano. Il trio torna in Italia e riparte dall’Abruzzo con una data sold out al Palaghiaccio di Roccaraso. Dopo la tournée statunitense, è la volta del nostro paese che ha accolto Piero, Ignazio e Gianluca a cuore e a orecchie aperte.

Con il repertorio che reca omaggio alla formazione dei Tre tenori Domingo-Pavarotti-Carreras che tanto consenso raccolse nel corso degli anni 90′, i tre artisti non smettono di conquistare pubblici di ogni età, confermandosi un gruppo musicalmente trasversale.

Talento e sensibilità

A colpire gli spettatori di Roccaraso non solo l’innegabile talento, ormai noto a tutti, ma una sensibilità ed una partecipazione d’animo incredibili. In un momento di estrema delicatezza i tre de Il Volo hanno dedicato l’Ave Maria alla difficile situazione che il centro Italia sta attraversando a causa del sisma che lo scuote da oltre un anno.

Il pensiero dei giovanissimi interpreti è andato soprattutto alla catastrofe di Rigopiano, tragedia in cui lo scorso gennaio persero la vita ventinove persone.

Cantare è pregare due volte

“Che questa canzone possa arrivare fin lassù”  ha affermato con flebile, ma decisa voce Piero Barone, mentre una platea assorta restituiva attenzione e silenzioso. Il cantante ha poi dato il là per la partenza dell’esecuzione. Ed ecco una performance precisa, solenne, rispettosa. Non una semplice esibizione, ma una intenzione di fede che pian piano si è levata verso il cielo.

Si dice che “Chi canta prega due volte” e mai espressione fu più adatta per spiegare quanto accaduto ieri sera a Roccaraso.

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