Immigrazione irregolare, il Governo si riunisce a Cutro
Oggi il Consiglio dei Ministri si riunisce a Cutro, dove si discuterà di un nuovo decreto con norme sull’immigrazione
A dodici giorni dalla strage di migranti a Cutro, in Provincia di Crotone, il Consiglio dei Ministri si riunisce nel paese della Calabria. Steccato di Cutro è il luogo del naufragio che il 26 febbraio ha ucciso almeno 72 persone migranti, tra cui 16 minorenni, si incontrerà il Consiglio dei Ministri. All’ordine del giorno ci sono nuove norme in materia di immigrazione.
Nell’aggiornamento dell’ordine del giorno del pre-consiglio, che si svolgerà in mattinata, si parla proprio di un decreto «recante disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare». Quindi il capo del Governo Giorgia Meloni ha deciso di metterci la faccia: prepara un gesto simbolico per rendere omaggio alle vittime del naufragio. Puntando tutto sulla stretta sui trafficanti.
Nel decreto troverà spazio un’aggravante specifica per gli scafisti. Che attualmente sono puniti con la reclusione da uno a cinque anni di carcere e una multa da 15 mila euro. Le pene salgono solo se si dimostra l’associazione in concorso. Mentre il governo vuole rimodulare tutte le pene. In modo di aumentarle se si verifica un trasbordo da una nave a un’altra. Si tenterà anche di rendere più efficaci le espulsioni. Ma per questo servono accordi con i paesi interessati. Il decreto ruoterà attorno a quattro punti specifici:
- la stretta sugli scafisti, con l’inasprimento delle pene e l’aggravante in caso di naufragio;
- semplificazione degli ingressi regolari, con la mobilitazione degli uffici diplomatici per l’esame in loco delle richieste;
- l’accelerazione sulle espulsioni: ma chi viene rimpatriato non deve rischiare di tornare in zone di guerra;
- l’allargamento del decreto flussi, che potrebbe avere durata triennale, con quote privilegiate ai paesi che collaborano al contrasto dell’immigrazione clandestina.
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