Via libera per l’applicazione Immuni, scaricabile da oggi (gratuitamente) sugli store digitali di Google Play e di Apple. Il Garante per la protezione dei dati personali, infatti, ha dato il proprio consenso per il sistema di allerta Covid-19.
Il sito web Immuni ha illustrato le caratteristiche e le funzionalità dell’app per il contact tracing. Va ricordato che quest’ultima sarà collegata al Sistema Sanitario Nazionale, a partire dall’8 giugno, solo nelle regioni che prenderanno parte alla sperimentazione, ovvero Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia. Nelle altre regioni, l’app potrà essere ugualmente scaricata ma i servizi non saranno accessibili.
“Spero la scaricheranno quante più persone possibile”, ha dichiarato il viceministro alla salute Pierpaolo Sileri, aggiungendo: “Si parte con un test che durerà alcuni giorni, quindi dalla prossima settimana o da quella immediatamente successiva verrà poi esteso a tutti”.
l’app, sviluppata da Bening Spoons, aiuterà a notificare gli utenti potenzialmente contagiati tramite la tecnologia Bluethoot Low Energy. Tali utenti, avvisati del rischio che costituiscono per gli altri, potranno isolarsi e minimizzare così la diffusione del virus. Va specificato che l’app non raccoglie alcun dato identificativo dell’utente tra cui nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Immuni, infatti, può accertare che un contatto fra due utenti si è verificato, senza determinare l’identità degli utenti ed il luogo dell’incontro.
Il sistema funzionerà in questo modo: gli smartphone su cui è presente l’app, quando si troveranno a una distanza inferiore a un metro, si scambieranno codici anonimi e generati in automatico così da poter avvisare le persone potenzialmente a rischio.
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