16 Novembre 2022 - 17:33

Inflazione, Istat: a ottobre balza all’11,8%, record dal 1984

L'inflazione è in crescita in Italia, salgono i costi dei beni per l'intera collettività. I prezzi dei beni alimentari accelerano ancora

Inflazione

Mai così dal 1984. Nei dati definitivi sull’inflazione, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) ha registrato un aumento dell’11,8% su base annuale. L’Istat afferma: “Per lo più i beni energetici, sia quelli regolamentati sia quelli non regolamentati, a spiegare la straordinaria accelerazione dell’inflazione di ottobre 2022. Anche i prezzi dei beni alimentari continuano ad accelerare”. Chi è nato dopo il marzo del 1984 non ha mai visto un rialzo annuale dei prezzi come quello accaduto ad ottobre e certificato dall’Istat. Il carrello della spesa registra comunque un rialzo annuale record dal giugno del 1983, mentre l’indice dei prezzi per tutti i consumatori italiani batte ogni primato dal marzo del 1984.

Carrello della spesa in fiamme. Oltre ai beni energetici, a correre è soprattutto il cosiddetto ‘carrello della spesa’. Come spiega l’Istat, è infatti necessario “risalire a giugno 1983” per trovare una crescita su base annua dei prezzi superiore a quella stimata per il mese scorso. Secondo l’istituto, la spesa per i prodotti alimentari, destinati alla cura della casa e della persona ha infatti accelerato da +10,9% a +12,6%, mentre quelli ad alta frequenza d’acquisto si sono apprezzati ulteriormente da +8,4% a +8,9%.
Mentre, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento del 3,3% su base mensile e dell’11,5% su base annua.

Come ridurre l’inflazione?
Per ridurre l’inflazione e riportarla in linea con i propri obiettivi, le banche centrali possono aumentare i tassi di interesse. Un aumento dei tassi di interesse irrigidisce quindi la richiesta di credito da parte di cittadini e imprese, e quindi fa calare la domanda e si raffreddano anche gli aumenti dei prezzi. Effetto collaterale di questo è la minore crescita, o addirittura la recessione dell’economia.