17 Giugno 2022 - 12:31

Inflazione: l’UE conferma il valore record di maggio

Le quote della Serie A Inflazione

A Maggio, l’inflazione nell’Unione Europea è salita a livelli vertiginosi. Il valore record è di 8,1%, mentre a Maggio aveva raggiunto l’8,8%

Un ritorno al passato per quanto riguarda uno dei fenomeni economici più potenti che si siano mai verificati. Ad una prima stima, il ritorno dell’inflazione a livelli cosmici sembra catapultare l’Europa negli anni ’80, quando con il pentapartito l’aumento si alzò fino a 6,8% su base annua. Stesso e identico numero di oggi, certificato dall’ISTAT. Infatti, nell’area europea l’aumento si è confermato al valore record dell’8,1%.

Il 31 Maggio, d’altronde, il valore era rimasto praticamente immutato. A rendere pubblico il valore dell’inflazione ci ha pensato Eurostat, l’ufficio statistico della UE. Ad Aprile, le percentuali erano arrivate al 7,4%, mentre un anno prima erano al 2%. Nell’UE i tassi a maggio è dell’8,8%, rispetto all’8,1% di aprile e al 2,3% un anno prima.

Inflazione: le differenze con l’ieri

Quali differenze ci sono, rispetto agli anni ’80? Diverse. la prima, più evidente guardando le serie storiche, è che nel 1986 l’inflazione stava scendendo. Oggi, invece, sia i prezzi energetici che la galoppante guerra in Ucraina stanno facendo salire alle stelle i prezzi del petrolio. Inoltre, le protezioni offerte dal sistema ai redditi bassi erano meno esposte all’aumento dei prezzi.

Rispetto al passato, l’inflazione vive anche in un diverso sistema economico e politico. Innegabilmente è cresciuta la distanza tra chi l’inflazione la vive come un semplice dato statistico, chi come un fastidio accessorio e chi invece la sconta tutti i giorni, con un potere di acquisto che si riduce sistematicamente, mese dopo mese.

Il Governo Draghi sta correndo ai ripari.
Noi vediamo che le politiche messe in campo nell’ultimo anno (bonus energia, tariffe e 200 euro), insieme sono in grado di annullare gli effetti dell’inflazione sul 10% delle famiglie più povere e di contenerlo anche su tutte le famiglie, ma in particolare sul 40% che si trova in maggiore disagio.” ha dichiarato il sottosegretario al ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra.

Ma il vero punto si giocherà sulla collaborazione della BCE, che si spera intervenga strutturalmente sulla politica monetaria. Sarà lì il nodo centrale, in quanto una mossa sbagliata potrebbe far alzare nuovamente lo spread e creare ulteriori disagi.