A Venezia 75 piovono applausi, ma anche insulti. La vittima dell’insulto sessista sarebbe stata Jennifer Kent, unica regista donna in gara nel concorso principale con Nightingale.
Uno spettatore, infatti, a fine proiezione, avrebbe urlato alla cineasta: “Vergonati, pu….a“. La Biennale, con un post su twitter, ha comunicato che al responsabile è stato ritirato l’accredito valido per le ultime giornate della kermesse.
La Kent ha preferito non fomentare la polemica. Ha evidenziato, invece, la complessità del momento storico in cui viviamo, nel quale amore e compassione sono vicini dall’essere considerati delle debolezze. Tematiche, queste, presenti nel suo ultimo lavoro, come l’urgenza di restare umani, anche quando tutto intorno a noi ci spinge a non esserlo.
Inoltre, la regista ha riflettuto sul fatto di essere l’unica donna in gara nel concorso principale, a fronte di venti uomini. La Kent si è detta dispiaciuta di questa disparità, sottolineando quella che trapela anche in altre categorie. Ad esempio, ha sottolineato la scarsa considerazione che viene riservata ai cineasti aborigeni, a quelli dei paesi in via di sviluppo, o anche a quelli dall’identità sessuale poco chiara.
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