Inter, il medico Piero Volpi: “Lotto con il Coronavirus. Il corpo si spegne”
Piero Volpi, medico sociale dell’Inter, confessa di aver contratto il Coronavirus e spiega: “Ora sto meglio ma è incredibile ciò che avviene al corpo”
Il Coronavirus ha colpito anche il calcio: circa 20 – tra atleti e medici – sono rimasti contagiati dei club di Serie A. Tra questi, c’è Piero Volpi, responsabile medico dell’Inter ed anche direttore dell’Unità Operativa Ortopedia dell’Humanitas di Milano.
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Volpi ha spiegato cosa si prova nell’avere il Covid-19: “Inizialmente pensavo di avere sintomi lievi, una semplice tosse e nulla più. Mi sono ricoverato il 27 marzo, ho contratto il virus in ospedale. Una situazione durissima, soprattutto nei primi 4 giorni. Sembrava di vivere in un’altra dimensione con la testa lucida ma il corpo completamente spento. Ero in totale isolamento e l’unica via per comunicare era attraverso il cellulare“.
La situazione fortunatamente va migliorando: “Adesso sto bene, ho lasciato l’ospedale ma non posso dire ancora di aver sconfitto completamente il Coronavirus. Sono ancora in isolamento ed utilizzo la mascherina per evitare contatti per chi vive con me. Un’esperienza che non auguro a nessuno, quello che si vive in queste circostanze è lontano dalla realtà percepita“.
Sui tempi della possibile ripartenza del campionato, Volpi afferma: “Non è il caso di definirli ora. Il rischio è che pensando a queste cose, si possa sottovalutare la reale emergenza che stiamo affrontando. Non si può pensare ad una data adesso, ma bisogna farlo a stretto giro di posta. I rischi per la salute sono tanti e nel caso di una squadra di calcio, si deve fare i conti con almeno 60-70 famiglie da proteggere“.
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