25 Luglio 2019 - 10:00

Investire in Borsa, l’importanza della diversificazione

Borsa Italiana Recessione Spread

Uno dei motti più celebri degli investitori in Borsa è che mettere tutte le proprie uova in un unico cestino è piuttosto rischioso

In Borsa è sufficiente una caduta accidentale affinché tutte le uova vadano distrutte e inutilizzate. Ora, la stessa cosa, come ci rammentano i saldi principi di Investire in Borsa, avviene con il vostro denaro: se tutto il vostro capitale è incentrato in un settore, o in una o due azioni, e quella parte del mercato in cui avete investito crolla, allora lo stesso sarà per il vostro patrimonio!

Ecco perché è fondamentale cercare di assicurarsi di investire in un sapiente mix di diversi tipi di società. D’altronde, anche nel migliore dei mercati, non tutte le azioni salgono contemporaneamente, e alcune possono virare verso il basso anche quando tutte le altre volano verso le stelle. Se avete troppe azioni in uno o due settori, come quello bancario, delle materie prime o dell’energia – o se avete i vostri soldi solo in uno o due titoli azionari – e quel settore o quei pochi titoli vanno in picchiata, anche il vostro portafoglio lo farà. Certo, di contro, se quel settore va alle stelle, il vostro portafoglio goderà di benefici eccezionali.

In Borsa, il miglior attacco, tuttavia, è una buona difesa. Assicuratevi di avere un portafoglio ben diversificato in modo da non perdere troppo quando (non se, ma quando!) il mercato o alcuni dei suoi settori subiranno una brutta recessione.

Infine, rileviamo che è necessario disporre di un piano anche quando vendere. Tenete infatti conto che niente sale di prezzo per sempre. Determinare in quali circostanze si vende e attenersi al piano è dunque un buon approccio per evitare inutili perdite. Siate disciplinati: per la maggior parte degli investitori, vendere è molto più difficile che comprare, e per molte ragioni!

Se ad esempio avete perso un sacco di soldi, la tentazione sarà quella di rimanere nelle posizioni per sperare di ridurre ulteriormente le perdite. Se invece il titolo è salito molto, la tentazione è quella di rimanere nella posizione per sperare che salga ancora di più. Ovviamente, questi approcci sono i classici segni della comparsa della paura e dell’avidità nella vostra mente. Ma se pianificate in anticipo e sapete quando vendere e applicare spietatamente quella disciplina, vi risparmierete un sacco di dispiaceri e – vedrete! – farete tanti soldi nel  medio e nel lungo termine.

Vi consigliamo infine di avvicinarvi al mercato degli investimenti finanziari attraverso lo studio dell’analisi tecnica e dell’analisi fondamentale. In particolare, è bene analizzare il coefficiente beta di un titolo azionario, ovvero la misura di quanto sia volatile un’azione rispetto al mercato in cui è quotata. Di solito, il titolo viene confrontato con l’indice di riferimento (per la Borsa Italiana, il FTSE MIB): se un’azione ha un beta di 1.0, allora sale e scende esattamente come il mercato. Se il beta è superiore a 1.0, allora ha oscillazioni più ampie rispetto al mercato. Se il beta di un’azione è inferiore a 1.0, i suoi alti e bassi sono inferiori all’aumento e al calo generale del mercato. Un beta alto o basso non è di per sé né buono né cattivo, ma è solo un modo per misurare quanto sia rischioso l’investimento del titolo.