17 Febbraio 2020 - 22:05

Iran, le elezioni per il rinnovo del Parlamento sono scialbe

Iran

In Iran la scena politica che precede le elezioni per il rinnovo del Parlamento iraniano è dominata dai conservatori. Pochi i dubbi

Venerdì 21 Febbraio si terranno elezioni in Iran per il rinnovo del Parlamento, sono 290 i seggi da eleggere. Le candidature sono state esaminate dal Consiglio dei Guardiani, organismo che, controllato dalla Guida Suprema Ali Khamenei, ha bocciato 7.296 nomi. Le scelte politiche, successivamente giustificate con mancanze di requisiti, hanno decretato questa selezione. I candidati ammessi sono invece 7.148.

La scena politica iraniana vede così ridotto il numero dei riformisti i quali hanno poche personalità di spicco candidate nel paese e sono costretti ad affrontare divisioni interne. Appaiono invece forti i conservatori capeggiati da Hassan Rohan.

Le elezioni sono indette in un clima particolare per la Repubblica Islamica iraniana costretta a fronteggiare manifestazioni popolari contro il regime e la difficile situazione con gli Usa, il rapporto con gli Stati Uniti si è di fatti incrinato dopo l’uccisione di Soleimani. Preoccupazioni anche per le previsioni dell’affluenza che secondo fonti locali rischierebbe di essere particolarmente bassa.

I candidati ammessi sono 7.148 per un mandato di quattro anni. Nelle ultime elezioni del 2016, il blocco di riformisti e conservatori moderati conquistò il 41% dei seggi, gli ultraconservatori il 29% e gli indipendenti il 28%. Il potente speaker del Parlamento, il conservatore Ali Larijani, ha deciso di non ripresentarsi. Stessa sorte è toccata anche a Mohammad Reza Aref, che guidava il fronte riformista al Majlis. Il 21 Febbraio è previsto anche il voto di medio termine dell’Assemblea degli esperti, l’organismo che designa la Guida Suprema.