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La guerra “fredda” tra Iran e Usa continua a colpi di tweet. Il presidente Trump è ormai famoso per la sua spiccata propensione a risolvere questioni di politica estera e non, a suon di tweet infuocati e pungenti, spesso all’insegna del politicamente scorretto.
Questa volta per Trump l’occasione era troppo ghiotta:“Donald Trump è un pagliaccio che finge di sostenere il popolo iraniano ma poi lo colpirà alle spalle con un pugnale velenoso” queste le parole dell’Ayatollah Ali Khamenei che hanno fatto scattare la pronta risposta del presidente americano.
Infatti passano poche ore e il tweet “diplomatico” di Trump è servito: “Il cosiddetto “leader supremo”, che recentemente non è poi stato così supremo, ha detto cose cattive sugli Stati Uniti e sull’Europa. La loro economia sta affondando e la loro gente sta soffrendo. Dovrebbe stare molto attento alle parole”.
Trump non si ferma e continua sulla linea di appoggio alle forze anti-governative: “Il nobile popolo dell’Iran, che ama l’America, merita un governo che sia più interessato ad aiutarlo a realizzare i suoi sogni piuttosto che ucciderli. Invece di portare l’Iran verso la rovina i suoi leader dovrebbero abbandonare il terrore e fare di nuovo grande l’Iran!”.
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