Istat: rapporto drammatico per le condizioni economiche degli italiani
Istat: stando all’ultimo rapporto 1,7 milioni di famiglie versano in condizioni economiche di povertà assoluta
Istat: l’ultimo rapporto dell’Istituto nazionale di statistiche, risalente a martedì, rivela che nel 2017 oltre 1 milione di famiglie versavano in una condizione di povertà assoluta. Queste famiglie non potevano permettersi i beni di essenziali per una vita accettabile e il dato è il più basso registrato dal 2005. Le maggiori difficoltà sono state registrate a Sud e tra le famiglie di immigrati residenti nella Penisola.
Queste le parole del vicepremier e ministro dell’interno, Matteo Salvini: “Questi dati confermano nella giustezza dell’obiettivo che ci siamo dati con tutto il governo ovvero mettere al centro gli italiani e dare priorità assoluta alle loro necessità”.
Quasi il 32% dei 5.058.000 di poveri assoluti – 1.610.000 persone – è straniero, nonostante gli immigrati siano l’8,3% della popolazione.
Il rischio di povertà cresce all’aumentare dei figli minori: l’incidenza si attesta al 10,5% tra le famiglie con almeno un figlio e raggiunge il 20,9% tra quelle con tre o più figli. Il risultato è che circa 1 milione e 208mila minori, vivono in povertà assoluta.
L’Istat ha spiegato che le maggiori difficoltà sono state registrate a Sud, dove 1 famiglia su 10 vive in povertà. L’incidenza è salita dal 2016 ad oggi e questo aumento riguarda soprattutto chi vive nelle metropoli o nelle città con meno di 50 mila abitanti.
Ancora più in difficoltà le famiglie di soli stranieri, dove l’incidenza della povertà assoluta per loro raggiunge il 29,2%. Tale incidenza diminuisce all’aumentare dell’età, infatti il valore minimo è stato registrato tra le famiglie con un componente di almeno 64 anni.
I risultati confermati dal lavoro
A testimoniare tali dati, le ricerche fatte sul lavoro: nelle famiglie con almeno un occupato l’incidenza diminuisce, mentre aumenta in quelle con un disoccupato. Si registrano aumenti anche in base al tipo di settore occupazionale e al titolo di studio. Per esempio, nelle famiglie con persona di riferimento un operaio, l’incidenza della povertà assoluta è più che doppia rispetto a quella delle famiglie con persona di riferimento in pensione.
La povertà relativa
Aumenta anche la povertà relativa, quella che riguarda chi vive in famiglie che nel 2017 non potevano permettersi una spesa media di 1.085,2 euro mensili per due persone. In questa condizione si è trovata quasi una persona su sei, il 15,6%. La povertà relativa è più diffusa tra le famiglie con quattro o più componenti. Colpiti soprattutto i nuclei più giovani.
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