Irlanda del Nord-Italia: gli avversari più pericolosi per i ragazzi di Mancini
Questa sera a Belfast l’Italia si gioca la qualificazione al Mondiale contro l’Irlanda del Nord. I padroni di casa sono già eliminati, ma tra le mura amiche è dura batterli
Fuori o dentro. Questa sera l’Italia giocherà la partita più importante, oltre alla finale di Euro 2020, da quando Roberto Mancini è il commissario tecnico. Infatti, a Belfast gli azzurri si giocheranno la qualificazione ai prossimi Mondiali in Qatar, in programma nell’inverno del 2022. Nonostante la vittoria agli Europei, i tifosi italiani non hanno ancora dimenticato la delusione per la mancata partecipazione ai Mondiali in Russia del 2018. Per questo motivo, l’Italia questa sera non può assolutamente fallire nel proprio compito.
Fondamentale non solo vincere, ma cercare di farlo realizzando il maggior numero possibile di reti, per tenere indietro la Svizzera, che contro la Bulgaria potrebbe ottenere una vittoria con molte reti di scarto. Il compito, però, non sarà dei più semplici, dato che tra le mura amiche l’Irlanda del Nord durante le qualificazioni non ha mai subito reti. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio i punti di forza e di debolezza dei nostri avversari.
I punti di forza
Il punto di forza della squadra allenata da Ian Baraclough è sicuramente la fase difensiva. Infatti, in sette partite, gli irlandesi hanno subito altrettante reti, solo cinque in più di Svizzera e Italia. Inoltre, sono arrivate tutte e sette in trasferta, a conferma che tra le mura amiche del Windsor Park è una squadra difficile da affrontare, che concede poco. Solitamente l‘Irlanda del Nord gioca con il 3-5-2, che all’occorrenza può diventare 5-3-2.
Gran parte dei giocatori milita in Premier League o al massimo in Championship, dunque abituati a ritmi altissimi e a dover fronteggiare alcuni dei migliori giocatori del mondo. Non è un caso che i due giocatori migliori della squadra sono entrambi difensori. Evans, difensore del Leicester, e Lewis, terzino del Newcastle sono il punto di forza della catena difensiva degli irlandesi, e saranno loro a causare i maggiori problemi agli attaccanti azzurri. Da non sottovalutare in avanti il giovanissimo Taylor, 17 anni, attaccante del Nottingham Forrest.
Punti di debolezza
Se la difesa è l’arma migliore dell’Irlanda del Nord, la fase offensiva rappresenta sicuramente il punto di debolezza della squadra. In sette partite l’attacco è andato a segno appena in sei occasioni, di cui cinque contro la Lituania, la squadra “materasso” del Girone C. I due attaccanti, Magennis e Washington, militano rispettivamente nella seconda e terza serie inglese. Il primo in Nazionale ha messo a segno appena sei reti in oltre trenta presenze, il secondo una in più ma in oltre cinquanta presenze. Altro punto debole della Nazionale di Baraclough è il portiere Peacock-Farrell, che milita nella terza serie inglese.
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