Italo Calvino, lezioni americane sui valori della letteratura del XXI secolo
Le idee, le speranze e soprattutto le proposte per la letteratura del nuovo millennio in un’opera di Italo Calvino dall’inestimabile valore formativo
Italo Calvino è stato scrittore e partigiano italiano, uno tra gli intellettuali più influenti della seconda metà del Novecento. Una figura chiave nell’Italia post-bellica in cui il suo impegno non fu soltanto narrativo ma allo stesso modo politico e civile.
Morì il 19 settembre del 1985 a seguito delle complicanze di un ictus. L’autore avrebbe dovuto tenere di lì a poco un ciclo di lezioni all’università di Harvard, le prestigiose “Norton Lectures“. Prima di lui erano state sostenute, tra gli altri, da T.S. Eliot, Octavio Paz e Jorge Luis Borges. Il titolo “Lezioni americane, sei proposte per il prossimo millennio”, pur se non attribuibile a Calvino è stato scelto perché l’autore era così solito chiamarle.
Le lezioni, fitte di citazionismo e riferimenti ad opere ed autori, richiamano valori che Italo Calvino considerava indispensabili per la letteratura del XXI secolo: Leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità.
I valori della letteratura
Secondo l’autore ci sono invenzioni letterarie che s’impongono alla memoria per la loro suggestione verbale più che per le parole. La letteratura come funzione esistenziale dovrebbe tendere alla ricerca della leggerezza come reazione al peso del vivere. A sua volta, il tempo è una ricchezza di cui disporre con agio e distacco. Un’epoca, quella di Calvino, in cui i media iniziavano già ad appiattire ogni cosa rendendo uniforme la comunicazione.
L’autore continua la sua analisi sostenendo che il poeta del vago può essere solo il poeta della precisione. Un poeta che sa cogliere con il lessico e le sfumature del pensiero le sensazioni più sottili. Consapevole che il linguaggio si rivela lacunoso, frammentario e sempre con elementi in meno rispetto alla totalità dell’esperibile.
La riflessione continua e raggiunge l’essenza stessa della scrittura. Per l’autore ogni volta che un’opera inizia c’è un distacco dalla molteplicità dei possibili. Fino al momento precedente in cui cominciamo a scrivere abbiamo a nostra disposizione il mondo.
Probabilmente il futuro non ha seguito la direzione da lui sperata. Eppure Italo Calvino, in quest’opera ricca di insegnamenti ci fa comprendere tutto il suo amore per la letteratura. Consapevole del fatto che, ad ogni modo ed in ogni epoca, non ci sarà mai un momento in cui si smetterà di raccontare.
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