Ius Soli, Cuperlo e Manconi chiedono di prolungare la legislatura
Ius Soli, Gianni Cuperlo chiede di prolungare la legislatura di pochi giorni per permettere l’approvazione della legge
La mancata approvazione dello Ius Soli non cessa di apparire a molti come un’occasione persa. Con la legislatura agli sgoccioli e le incertezze sullo scenario post-voto, infatti, aumentano le incognite sul futuro della proposta di legge. L’assenza in aula dei Cinque Stelle e della Lega, oltre che di alcuni parlamentari PD, non ha permesso infatti di votare una legge che sarebbe stata fondamentale per il giudizio complessivo di questa legislatura. Festeggia l’estrema destra, con la Lega che brinda, e anche dalla base pentastellata si alzano toni soddisfatti.
Gianni Cuperlo, però, non sembra rassegnarsi. Il parlamentare PD ha infatti proposto al Presidente Mattarella di allungare la legislatura di qualche giorno (formalmente possibile) per permettere di rivotare e approvare lo Ius Soli. “Adesso è il momento giusto perché il capo del Governo e il segretario del Partito Democratico chiedano al presidente Mattarella di prolungare la legislatura di pochi giorni” afferma infatti lo storico esponente della sinistra del PD. “Ciò consentirebbe di riconvocare l’Aula di Palazzo Madama alla ripresa così da poter discutere e votare una legge giusta e di civiltà. Una legge attesa da 800.000 ragazze e ragazzi che rischiamo di mortificare e deludere ancora una volta. A quel punto tutti si assumeranno la loro responsabilità dinanzi al Paese. In questi mesi molti – da ultimo con l’appello promosso dalla vice presidente del Pd e sottoscritto da oltre 400 tra amministratori, parlamentari, esponenti delle associazioni – hanno chiesto che la legge sullo ius soli non divenisse materia di campagna elettorale. L’ultima flebile speranza ancora resiste. Non lasciamola cadere“.
Gli fa eco il senatore PD Luigi Manconi, da sempre attivissimo sul tema dei diritti, che si associa alla richiesta. Contrario, invece, Calderoli, senatore leghista: “Mattarella non ascolti chi da sinistra lo tira per la giacchetta. Anche perché se il Governo dovesse chiedere la fiducia sullo Ius soli verrebbe sfiduciato, ma se non dovesse chiederla e dovessero votare i miei 50mila emendamenti si arriverebbe tranquillamente alla 19esima legislatura ovvero al giorno del mai…“.
La legge di cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori non italiani ha fatto il suo ingresso in campagna elettorale con la candidatura a premier di Pierluigi Bersani nel 2013. Quella proposta, però, è stata gradualmente modificata fino alla versione attuale, che prevede invece che un bambino nato in Italia diventi automaticamente italiano se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Attualmente, un neonato acquisisce la cittadinanza italiana solo se almeno uno dei suoi genitori è italiano.
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