24 Aprile 2019 - 16:44

Jorit continua a far vivere nel suo murale il piccolo migrante annegato

Jorit

A Palma Campania Jorit, il famoso street artist, ha dato un volto ed una dignità al bambino annegato nel Mediterraneo

Il famoso Jorit ha realizzato a Palma Campania un murale con il volto del bambino migrante annegato nel Mediterraneo con la sua pagella cucita in tasca. All’incrocio tra viale Giacomo D’Antonio e via Circumvallazione, su un palazzo di 4 piani, l’opera di street art illustra a colori la storia del bambino.

L’artista italo-svedese ha donato alla vittima dell’indifferenza della società occidentale un viso ed un nome: Kukaa. In lingua swahili significa restare – riferisce Jorit a La Repubblica – per rivendicare il diritto di tutti a restare nella propria terra”. Eppure Kukaa, a soli 14 anni con la sua pagella in tasca, era dovuto partire dal Mali per mostrare, arrivato in Italia, che lui era un ottimo studente e che meritava la possibilità di una vita migliore.

L’opera è divisa in due: nella parte bassa c’è il bambino con la pagella ed una poesia che ricorda il filosofo napoletano Aldo Masullo; nella parte alta la raffigurazione di Thomas Sankara, primo presidente del Burkina Faso, denominato il “Che Guevara africano”, assassinato nel 1987.

Prima di iniziare il suo lavoro Jorit ha scritto alcune frasi di Vincenzo Russo, il celebre intellettuale che prese parte alla Rivoluzione Napoletana del 1799 e fu giustiziato in Piazza Mercato, a Napoli.

Con le sue bombolette spray si è reso portatore di messaggi come Guai a prendere in giro il popolo”,  La terra degli uomini liberi”. Questi sono solo alcuni dei pensieri scritti da Jorit per il suo progetto “La gente di Napoli”. Ha realizzato simboli per ricordare l’importanza del capoluogo campano e segni di ribellione verso un mondo individualista che spesso calpesta la dignità umana. Nell’occhio dentro Jorit ha scritto RIVOLUZIONE.

Lo street artist napoletano, chiamato dal sindaco Aniello Donnaruma, su progetto del Dott. Vincenzo De Simone, ha cercato di restituire al piccolo Kukaa il suo sogno annegato nel mare dell’egoismo umano.