Juan Carlos in fuga dalla Spagna verso Santo Domingo, i sudditi chiedono la Repubblica

Il Re emerito Juan Carlos fugge dalla Spagna per rifuggiarsi a Santo Domingo, le inchieste per evasione fiscale a suo carico gettano ombre sulla famiglia reale

Il Re emerito Juan Carlos nelle ultime è fuggito dalla Spagna per rifugiarsi a Santo Domingo. La decisione è stata comunicata al figlio e attuale regnante Felipe VI con una lettera. La notizia ha sconvolto la popolazione spagnola fino a diventare il dibattito principale sul quale si è concentrata dell’opinione pubblica.

La scelta di Juan Carlos di lasciare il Paese è dovuta alle inchieste per evasione fiscale a suo carico. Il re emerito infatti nel 2011 avrebbe ricevuto cento milioni di euro  per far sì che l’appalto da 6,7 miliardi di euro per la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità fra la Mecca e Medina venisse affidato a ditte spagnole. L’ex monarca spagnolo quindi dopo aver trascorso la notte a Sanxenxo, in Galizia, si è diretto in auto a Oporto. Da qui poi è partito per la Repubblica Dominicana. Per alcune settimane, come riporta il giornale spagnolo La Vanguardia , resterà a Casa de Campo a La Romana.

La mossa di Juan Carlos ha aperto anche un lungo dibattito politico, spaccando addirittura i partiti dell’attuale governo di coalizione. Infatti il leader di Unidas Podemos, Pablo Iglesias, scrive sui social che “la fuga all’estero di Juan Carlos è un gesto indegno da parte di un capo di Stato”, aggiungendo che il re emerito “dovrebbe rispondere dei suoi comportamenti in Spagna davanti al suo popolo”. Intanto però il governo comunica il proprio rispetto nei confronti della decisione del re emerito. Psoe, Pp e Ciudadanos invece si schierano a favore della scelta di abbandonare il Paese per evitare che le ombre degli scandali che vedono protagonista il padre ricadano sul figlio.

L’opinione pubblica sui social si divide. In molti sostengono la scelta di Juan Carlos, ma molti altri utenti invece mettono in discussione la monarchia spagnola arrivando a chiedere la Repubblica.