Juan Muñoz ed i più grandi maestri dell’Arte spagnola si faranno ammirare al MAXXI, in un interessante connubio fra Valencia e Roma, fino all‘8 settembre.
Questi capolavori di tiratura internazionale provengono direttamente dalla collezione dell’IVAM, tra i più importanti musei d’Arte contemporanea.
Sempre presso l ‘IVAM il prossimo anno sarà accolta una collezione del museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Lo scopo è creare delle relazioni e collaborazioni internazionali.
Sarà presentata anche un’altra opera del Maestr iberico, chiamata “Senza Nome”. La fisionomia asiatica di questa figura cerca di coinvolgere l’osservatore.
Altro obiettivo è infatti quello di creare un mondo fatto di illusioni e visioni, fino a rendere labile il confine tra realtà e fantasia.
Anche per Robert Rauschenberg tutti i pezzi di vari oggetti che compongono le opere devono creare una realtà giocosa e frammentata, mentre il tunnel nel vuoto di Bruce Nauman deve dare l’idea dell’indefinito.
Ángeles Marco è l’artista valenciana che ha cercato di riprodurre un senso di vertigine con Escalera mecánica, una scala in ferro che si erge verso il vuoto.
Peter Feldmann invece ha donato i suoi 101 scatti in bianco e nero, che vogliono simboleggiare il tempo che scorre, scandito dall’età dei soggetti ritratti.
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