31 Gennaio 2022 - 12:29

Junior Cally e “la canzone polemica” contro Highsnob

Il rapper Junior Cally ha pubblicato una "canzone dissing" per accusare Highsnob di avergli rubato il brano con cui si esibirà al Festival di Sanremo

junior cally

Poco ore mancano ormai all’inizio all’inizio del Festival di Sanremo, in onda da domani sera su Rai1 in primissima serata. Eppure, nonostante non sia ancora iniziato, è già scoppiata la prima polemica che vede protagonisti Junior Cally e Highsnob.

Junior Cally ha infatti pubblicato una canzone dal titolo “Caro Mike“, una vera e propria “dichiarazione di guerra” nei confronti di Highsnob, accusando quest’ultimo di aver rubato il singolo “Abbi cura di te” con cui parteciperà al Festival di Sanremo.

Come riporta il brano, Junior Cally accusa Highsnob di aver rubato il brano scritto da lui, in modo da poter partecipare al Festival.

Citando il testo infatti: “

Con che coraggio
Hai portato a Sanremo
Un brano, frate, scritto da me

Sei un poveraccio
È giusto che sappiate
Signore e signori
Che quel brano è pure mio
E non ha pagato i produttori”

La feroce critica non è nemmeno troppo velata, visto che Junior cally continua aggiungendo:

“Ho il nostro brano sopra il cellulare
Posso farti male, ma ne faccio a meno
Oggi ti salvo merda, che non sono infame
Potrei pubblicarlo e metterti su un treno
Ora ti lascio, non ho più appetito
Moscerino, tu sei un poverino
Goditi pure i minuti a Sanremo
Ti do l’occasione di sentirti vivo
Adesso vai, corri sul palco
Sta volta ti grazio, con te ho finito
Basta che lo sai, che dura tre sere
Sanremo finisce e ritorni un fallito”

TESTO COMPLETO DELLA CANZONE “CARO MIKE” DI JUNIOR CALLY

Con che coraggio
Hai portato a Sanremo
Un brano, frate, scritto da me
Sei un poveraccio
È giusto che sappiate
Signore e signori
Che quel brano è pure mio
E non ha pagato i produttori
Ti ho prestato €10.000
Indietro ho visto nada
Smettila di fare il figo
Con addosso le mie Prada
Non ti ho mai chiesto niente
Per quanto facevi pena
Perché la gente che sta male
Poverina, va aiutata
Parli di strada, fratè
Parli di loyalty

Chissà se Enzo lo sa
Delle Royalties
Che ci hai rubato con Wannabe
Ratto, mollami
Venderesti la tua tipa, per un pugno di dollari
Vergognati
Hai tradito il sottoscritto
Quando avevi pezze al culo
Ti pagavo anche l’affitto
Testa alta, resto dritto
Differenze fra me e te
È che sono troppo vero
Tu fai schifo e troppo finto
Caro Mike
Sei come le arrampicatrici
Aggiungerò il nome tuo
Sulla lista dei nemici
Io ti ammazzo così forte, frate
Sopra questo beat.
Che in confronto Fibra e Vacca
Sono migliori amici


Settimo tarocco
Il Carro
Numerosi invidiosi
Cercheranno di salire sul carro
Del vincitore


Mentre firmavi il primo contratto
Io pubblicavo Magicabula
Ricordo ancora quanto ero felice
Ma per te, lo ero di più
Poi ho firmato il primo contratto
Ho preso almeno otto volte te
Ma tu non c’eri zio, eri sparito
Perché infondo lo sognavi tu
Frate giuro io non ti capisco
E lo ammetto che è spiacevole
Dillo però, perché è saltato il disco
Perché fra i due, eri il più debole
Ma su una cosa tu avevi ragione
Mi ero perso, ma poi per fortuna
Mi son ritrovato
La mia voce è un boia
La produzione, da l’estrema unzione
Dai cambia il flow
Ti piace rapido, arido
Attacco di panico
Ci metto un attimo
E non sento il battito
Prendo la penna, lo sai, ti decapito
Le tue paranoie, no, non si placavano
Posso capirlo, mado’ che vergogna
Ai live insieme, a te non ti cagavano
Arrivavo sul palco, esplodeva la folla
Hai firmato Sony, sì, grazie a me
E grazie a me
Poi hai firmato F&P
Quando eri in depre
Per la tua ex
Chi chiamavi? Ti chiamavi me!
Sei un Ciao contro una Ducati
Fai meno il figo, dai, per cortesia
Che i tuoi pezzi, stronzo, più streammati
Puoi trovarli a casa mia

Tredicesimo tarocco
La Morte

Tutta la scena
Veste di nero
È morto un altro collega
Tu accendi un cero
Con il tuo budget
Io ci compro un orologio
I tuoi fan
Giù per strada
Che appendono il necrologio
Ciao Michele
Come stai?
Spero bene
E più passa il tempo
E più do ragione a Fedez
Rosicavi
Perché io riempivo buste
Senti la carne che si apre
Io metto il sale, come Nusr-et
A Sanremo 20 20
Junior Cally, il mio nome
Ha fatto, frate
Più rumore della canzone del vincitore
Ho il nostro brano sopra il cellulare
Posso farti male, ma ne faccio a meno
Oggi ti salvo merda, che non sono infame
Potrei pubblicarlo e metterti su un treno
Ora ti lascio, non ho più appetito
Moscerino, tu sei un poverino
Goditi pure i minuti a Sanremo
Ti do l’occasione di sentirti vivo
Adesso vai, corri sul palco
Sta volta ti grazio, con te ho finito
Basta che lo sai, che dura tre sere
Sanremo finisce e ritorni un fallito

Ottavo tarocco
La Giustizia
Calerà sul capo dello sventurato
Inesorabile e fatale

Sei vuoto
Senza valori e senza onore
Tu non ti meriti l’amore
Non provo odio per te, provo disprezzo
Sono felice, fratè, di averti perso