6 Aprile 2019 - 20:45

Juve-Milan, mano di Alex Sandro: perché Fabbri non concede il rigore

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Juve-Milan si macchia di un episodio che ha scatenato le proteste dei rossoneri: fallo di mano di Alex Sandro in area di rigore ma per Fabbri non è così

La Juventus ha vinto per 2-1 in rimonta contro il Milan nel secondo anticipo del 31° turno di Serie A ma ai rossoneri non è andato giù l’episodio che ha visto protagonista Alex Sandro sullo 0-0.

Minuto 35 del primo tempo: il brasiliano, su un cross di Calhanoglu dalla destra, tocca con la mano e la palla termina in calcio d’angolo. Nessuno protesta ma il VAR richiama Fabbri per il presunto tocco del numero 12 bianconero: dopo diversi minuti di consulto, si va all’on field review. Dalle immagini, si evidenzia che l’intervento (a primo impatto) pare irregolare ma il fischietto di Faenza dice che si può riprendere da un semplice calcio d’angolo, tra le proteste dei rossoneri, Romagnoli su tutti.

Perché questa decisione? Probabilmente nel consulto con la cabina dove sono presenti i due arbitri davanti al monitor, Fabbri abbia optato per l’involontarietà del tocco, forse ritenendo che Alex Sandro sia girato al momento dell’intervento con la mano. Dalle immagini, il rigore sembra solare ma con ogni probabilità verrà argomentato dai vertici dell’AIA sul perché non è stato concesso questo calcio di rigore.

Buon per Fabbri che, dopo due minuti dal mancato penalty, il Milan passi in vantaggio con il gol di Piatek. Poi il resto è storia, ma la squadra di Gattuso ha protestato tanto per quell’episodio.