Juventus, è tempo di numeri: le pagelle dei bianconeri
La stagione della Juventus termina con la conquista dello scudetto e della Super Coppa italiana: le pagelle dei protagonisti bianconeri
La stagione della Juventus si conclude tra gioie e dolori, con i bianconeri che in una sola settimana vengono eliminati dalla Champions League e conquistano l’ottavo campionato consecutivo.
La Vecchia Signora riempie anche quest’anno la bacheca e scrive un pezzo di storia, diventando la squadra ad aver vinto il maggior numero di campionati consecutivi nei cinque maggiori campionati europei. Adesso è tempo di dare i numeri con le pagelle della stagione 2018/2019.
Wojciech Szczęsny 8,5
Il portiere polacco non ha fatto rimpiangere Buffon: sempre decisivo e presente nel corso della stagione. Compie numerosi miracoli salva risultato, uno tra i tanti il rigore parato ad Higuain contro il Milan. Tiene a galla la Juventus anche in Champions League, realizzando una delle parate più belle del girone d’andata contro il Valencia.
Mattia Perin 6
La sua stagione non è certo da incorniciare visti i numerosi infortuni che lo hanno colpito, ma quando Allegri gli ha dato fiducia, si è fatto quasi sempre trovare pronto. Contro il Bologna compie un miracolo nel finale, regalando ai bianconeri i tre punti.
Giorgio Chiellini 9
Leader assoluto della difesa, padrone dell’area piccola della Juventus. Quando gioca Chiellini la porta è salva, il problema sono i suoi guai muscolari, che hanno lasciato la Vecchia Signora orfana del capitano nel momento più importante.
Leonardo Bonucci 7,5
Le prestazioni del difensore bianconero variano in base al compagno di reparto. Le sue geometrie sono indispensabili nello sviluppo del gioco e salvo qualche svarione la sua stagione è più che sufficiente.
Daniele Rugani 5,5
Non sempre affidabile, soprattutto nella prima parte di stagione, per poi riprendersi in primavera. Sufficiente il suo apporto come sostituto dei due leader, anche se ancora si aspetta il salto di qualità.
Cancelo 7,5
Il terzino portoghese è immarcabile quando spinge sulla fascia e durante i novanta minuti regala anche giocate da circo, spesso anche imprudenti. Assolutamente decisivo fino a dicembre, per poi rallentare il passo nel nuovo anno. La costanza e qualche miglioramento in zona difensiva lo possono portare ad essere il più forte del mondo nel ruolo. Segna un gol decisivo contro la Lazio.
Alex Sandro 6,5
Alterna buone e deludenti partite, raggiungendo una costanza maggiormente in zona difensiva. Rispetto ai primi anni ha perso il passo “brasiliano”, ma Allegri può contare sempre su di lui. Con il gol contro la Fiorentina è diventato il difensore più partecipe alla fase realizzativa tra gol e assist negli ultimi anni.
Mattia De Sciglio 6
Sicuramente non è al livello del resto della squadra, ma si comporta da buon gregario.
Leonardo Spinazzola 6,5
Rientra dall’infortunio e subito fa capire perchè la Juventus lo ha acquistato. Contro l’Atletico Madrid ha messo in mostra tutto il suo potenziale, con sgroppate di alto livello. Madama ha trovato un’altra freccia per il suo arco, meglio tardi che mai. Peccato aver saltato tutto la prima parte della stagione.
Miralem Pjanic 7
Il “pianista” è uno degli uomini più importanti per far ruotare la macchina del gioco. La sua assenza si sente sempre in campo e spesso in negativo. Il centrocampo bianconero senza la sua presenza sarebbe andato in difficoltà in moltissime partite. Il suo difetto è quello di “scomparire” in alcuni mesi, cosa da migliorare.
Blaise Matuidi 6,5
Le scorie del Mondiale vissuto da protagonista si sentono e il francese ci mette un po’ per entrare in condizione. Tanta corsa ma meno qualità rispetto alla passata stagione. Sempre a disposizione nello sviluppo tattico della gara, che lo porta a sacrificarsi sulla zona di sinistra (cosa che non tutti notano).
Rodrigo Bentancur 7
Per l’uruguaiano è stata la stagione della consacrazione, con una crescita esponenziale che lo ha portato ad essere un semi-titolare del centrocampo di Allegri. Disputa un sacco di partite da incorniciare e soprattutto in Champions League (vedi Manchester). Gioca bene sia in cabina di regia che da interno di centrocampo.
Emre Can 7,5
Il tedesco dopo una prima parte non al top dovuta a vari problemi delicati (tiroide), si è impossessato della mediana con partite di grande qualità e quantità. L’unico a mettersi in mostra nel match di ritorno contro l’Ajax. Spesso decisivo anche in zona offensiva, con i suoi centimetri mette paura a molti. La sua duttilità lo rende un fuoriclasse.
Paulo Dybala 5
Stagione da dimenticare per il diamante argentino. La sua classe non si discute, dopo Ronaldo non ci sono altri giocatori più forti di lui. Dopo la grande stagione dello scorso anno, ci si aspettava molto di più. Un anno brutto può capitare a tutti, anche ai campioni.
Mario Mandzukic 6,5
La sua stagione è un rebus, fino a febbraio sembrava il partner perfetto per Cristiano, ma dopo l’infortunio non è più tornato sui livelli di prima. Ha lasciato la firma contro tutte le big, ma ha lasciato il campo nel momento più importante.
Federico Bernardeschi 7,5
La nuova vera stella del reparto offensivo è lui: l’esterno italiano ha sostituito per tutta la stagione il lungodegente Douglas Costa alla perfezione. Ha tolto il posto da titolare a Dybala, che fino allo scorso anno sembrava assicurato. La partita che fotografa la sua stagione è sicuramente il ritorno contro i Colchoneros, dove il numero 33 è stata il migliore in campo.
Douglas Costa 4
Una stagione da incubo: tra sputi e infortuni salta tutto il campionato. La sua velocità sarebbe servita, come si è visto nella mezz’ora di Amsterdam, ma il suo fisico non ha retto. La colpa non è soltanto sua, ma anche di un staff atletico che si becca lo stesso voto: un bel 4.
Moise Kean 7
Il talentino italiano è sbocciato definitivamente con l’arrivo della primavera. Allegri gli ha dato fiducia e lui ha ricambiato con i gol. La Juventus sembra aver trovato il suo bomber per il futuro e se il buongiorno si vede dal mattino…
Cristiano Ronaldo 9
Il fuoriclasse portoghese non si è fatto attendere e ha mostrato a tutti di essere superiore, realizzando 19 reti in campionato in 26 partita da titolare (27 in totale) più vari assist. Nella fase ad eliminazione diretta ha esultato soltanto lui, realizzando una tripletta nella notte leggendaria contro gli uomini di Simeone. La sua prima stagione in bianconero è positiva, considerando anche il gol decisivo per la vittoria della Super Coppa italiana a Doha.
Con la conquista dello scudetto è diventato l’unico giocatore a vincere il campionato in Inghilterra, Spagna e Italia.
Massimiliano Allegri 7
L’eliminazione dalla Champions League ha pesato sul voto del mister: la sua squadra era una delle candidate al titolo. Allo stesso tempo la vittoria di due trofei, lo rendono uno degli allenatori più vincenti. Ha lasciato il segno con grandi intuizioni come quella di Emre Can e anche con errori di valutazione.
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