20 Maggio 2020 - 13:30

Kenny Rogers: chi era l’autore del brano The Gambler?

kenny rogers

Lo scorso 20 marzo è venuta a mancare una delle figure chiave della musica country americana: Kenny Rogers. Era nato a Houston, Texas, il 21 agosto del 1938, ed era noto nell’ambiente musicale per la sua lunga attività discografica e concertistica, iniziata con le prime incisioni avvenute nel 1958

Kenny Rogers è stato una vera e propria colonna portante per un genere che negli Stati Uniti d’America è stato per oltre tre decadi uno dei più seguiti e amati dal grande pubblico. Rogers, oltre al ruolo di musicista, ha avuto una carriera parallela anche nel mondo del cinema e della tv americana. I suoi grandi classici rispondono al nome di Lucille, Lady, Just Dropped In, che è stata colonna sonora di un cult-movie come The Big Lebowski, ma soprattutto, si ricorda per il brano The Gambler.

Kenny Rogers, uno dei pilastri della musica country americana

The Gambler è senza dubbio una canzone che non ha bisogno di molte spiegazioni, visto che è un classico ormai evergreen, non solo per il genere country o Americana, come viene oggi chiamato questo tipo di musica, ma per essere entrato anche nelle classifiche Billboard, e title track dell’omonimo lavoro del 1978.

La canzone era conosciuta nell’ambiente del poker, specialmente per merito della sua esibizione live, avvenuta proprio durante le World Series of poker, del 1979, anno in cui il disco e il singolo venivano consacrato al vasto pubblico. Al centro delle liriche di questo brano c’è proprio la vicenda umana e professionale di un giocatore di poker, tema da sempre caro alla musica folk, pop e blues, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti d’America.

Il legame forte dello stato del Texas, con il fenomeno del poker e più in generale con il gioco che oggi è molto popolare per merito di un elenco di casino non aams affidabili è stato celebrato attraverso il circuito delle canzoni country.Leggende, racconti da bar, ma anche film, serie tv e libri, di fiction o basati su storie biografiche.

Parliamo naturalmente dello stile di vita di un gambler, che per certi versi ricorda da vicino quello del balladeer e del menestrello, il quale si immedesima spesso con una perfetta adesione alla storia e al personaggio di cui sta narrando le gesta. Oggi, come tutti sanno il gioco d’azzardo è cambiato molto per via delle tante realtà digitali come il circuito dei casino non aams migliorii quali sono capaci di offrire un payoff più vantaggioso per gli utenti che desiderano provare questo tipo di giochi online.

Le collaborazioni prestigiose e l’eredità artistica di Rogers

Nel corso della sua lunga carriera, il cantante Kenny Rogers, ha collaborato con diversi autori e colleghi, tra cui spiccano due nomi come Lionel Richie e Bob Seger. Proprio con l’autore di Detroit, Michigan, Rogers ha qualcosa in comune, che riguarda appunto il tema del gioco e del poker in particolare. Recentemente rilanciata dalla colonna sonora di C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino, Ramblin’ Gamblin’ Man, è uno dei primi successi del pianista e cantante Bob Seger, un autore che per certi versi è stato il capostipite del cosiddetto heartland rock, che negli anni settanta ha trovato prima in Bruce Springsteen e successivamente in Tom Petty e John Mellencamp, il suo momento di maggior splendore e popolarità, prima negli States e successivamente nel resto del mondo.

Gli autori di canzoni più importanti per il tema del gioco d’azzardo

Quando si parla di certe tematiche, diventa difficile escludere dal lotto autori e interpreti come ad esempio Willie Nelson, anch’egli nativo del Texas, ma anche altri due autori, decani della canzone d’autore a stelle e strisce: Bob Dylan e Woody Guthrie. Restando quindi sulla musica folk e country, parliamo di altri due cantautori che hanno spesso trattato il tema del gioco e del poker in particolare, come elemento realistico della vita quotidiana di una generazione di americani.

E’ giusto quindi ricordare oggi un interprete come Kenny Rogers, stella gloriosa del country e che proprio assieme a Willie Nelson e ai già citati Lionel Richie e Dylan, prese parte alla registrazione del brano per Usa for Africa, We are the World. Una vicenda e una parabola umana e artistica intensa, che racconta appunto un grande Paese come gli Stati Uniti, con quell’intensità del cinema classico di John Ford e in tempi più recenti di Robert Altman o Martin Scorsese. Minimo comune denominatore: il tavolo da gioco del poker, che oggi è diventato qualcosa di diverso, nella sua versione attuale digitale delle poker room e dei tornei che vengono organizzati online a cadenza periodica annuale.