Kiki Smith, una delle più importanti artiste nel campo delle arti visive, nonchè esponente del Movimento Femmnista, ha dedicato una monografica presso il Palazzo Pitti, a Firenze.
Questa mostra, intitolata “Kiki Smith. What I Saw on the Road” che durerà fino al 2 giugno, raffigura il legame tra essere umano, in particolare della donna, e natura animale.
Sessualità, fragilità e luminosità intessute in preziosi arazzi di jacquard raccontano uno spaccato della vita vissuta dell’artista americana, ma di origine tedesca.
La componente autobiografica ha sempre dominato la produzione artistica della Smith che, fin dai primi anni 90, ha scelto temi come l’AIDS, l’etnia ed il gender.
Ora il suo interesse è rivolto all’esplorazione del mondo animale, rappresentato da cerbiatti, lupi e colombe che sembrano fluttuare nell’aria, con lo scopo di creare un’armonia tra due mondi fragili e contraddittori.
Le tecniche utilizzate fondono la tradizione del Medioevo Cristiano e della Scienza del ‘700/’800 a quelle digitali più all’avanguardia.
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