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La caduta dei giganti: le big del calcio scendono in Europa League

Il 2021 rappresenta l’Anno Zero anche per le big europee. Barcelona, BVB e Porto giocheranno i sedicesimi di Europa League

Che per alcuni club questo sarebbe stato un anno di transizione lo si era ormai capito. Pensiamo al Barcellona che dopo l’addio di Messi, ha capito di dover cambiare di recente guida tecnica ed iniziare da capo la costruzione di un ciclo. O al Borussia Dortmund che pure se in Bundesliga continua la sua eterna rincorsa al Bayern, in Champions quest’anno ha collezionato solo figuracce.

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Due dei top club europei, i quali nelle scorse stagioni si sono giocate più volte finali e match importanti di Champions League, quest’anno non passano i gironi. E scendono in quella sicuramente sarà l’Europa League più combattuta ed interessante degli ultimi 12 anni. Da quando la competizione cambiò nome, e abbandonò la classica Coppa UEFA.

Continua a precipitare

Una squadra che pare davvero stia cadendo in un abisso senza fondo, senza vedere un briciolo di luce. Questa la descrizione del FC Barcelona stagione 2021/22, un club che ha cambiato tanto in un brevissimo lasso di tempo e che non ha ancora ritrovato sé stesso. I blaugrana sono vittime dei danni della vecchia gestione presidenziale, della voglia di vincere cercate attraverso una filosofia diversa dalla loro. La ricerca dei top player, gli investimenti scellerati, e la poca rilevanza de La Masia hanno fatto precipitare quello che pochi anni fa era la squadra più forte del mondo.

Quest’anno quindi il Barcelona continuerà la sua esperienza europea in Europa League, la seconda competizione del nostro continente. Una partecipazione quella spagnola che manca da ben 18 anni, ultima volta in cui i catalani non presero parte almeno agli ottavi di Champions League. Un’eternità se pensiamo poi ai titoli vinti dai blaugrana in questo lasso di tempo e da ciò che il club ha rappresentato nel mondo del pallone. Ma l’addio di Messi e le rivoluzioni in atto hanno reso la caduta di questo Barça ancora più fragorosa.

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Figuracce non da poco

Capitolo diverso per il Borussia Dortmund, che in questi gironi di Champions League partiva sicuramente da favorita nel passaggio del turno. Gli accoppiamenti di fatto sembravano più che alla portata per Haaland & Co. Ajax, Sporting e Besiktas rappresentano si squadre con una storia importante in Europa, ma non così forti da poter far cadere uno dei più grandi club tedeschi. Il fallimento BVB è stato causato dalla poca attenzione e dal mancato rispetto che i gialloneri hanno dato ai loro avversari, i quali non sono lasciati scappare l’opportunità di punirla.

Per Rose, chiamato a sostituire Terzic ad inizio stagione, la missione europea è ormai compromessa. Non quella nazionale però, che a soli 4 punti di distanza, continua a inseguire quel Bayern Monaco ormai inarrestabile. Per il Borussia quindi l’Europa League diventa una competizione da vincere a tutti i costi, per risanare quantomeno il proprio nome dopo le figuracce dei gironi. Per non fallire completamente la stagione in corso, i ragazzi in giallonero dovranno dare il tutto per tutto e conquistare una coppa che non si giocavano dalla stagione 2015/16.

La miglior Europa League di sempre

Se consideriamo anche le altre terze scese, sicuramente questa Europa League diventerà la più interessante dalla sua creazione. Non solo perché ci saranno il Dortmund e il Barcelona dopo tantissimi anni, ma anche per la presenza del Porto, del Lipsia, del Siviglia pluriconquistatore della competizione, dello Zenit. Sono team che hanno sempre quanto meno giocato gli ottavi di Champions, e vederli tutti oggi nella vecchia Coppa UEFA darà modo di interessarsi ancora di più a questo torneo.

Ci sono moltissime squadre che ora possono ambire al titolo. Club con un passato glorioso, che dal prossimo turno in poi si sfideranno per in un campo diverso rispetto a quello in cui erano abituati. Sarà l’inizio di una storia per queste squadre, o l’ultima possibilità di risalita verso l’Olimpo delle altre big? E chissà la reazione di Pique e dei suoi compagni al sentire l’inno dell’Europa League. Una musica che sicuramente non si sarebbero mai aspettati di sentire in questo modo.

Antonio Di Mita

Sono un pluriomicida di serie tv e film. Conoscitore mainstream di anime e manga, soffro gravemente di un'inguaribile passione calcistica e di sport in generale, con un fetish innato per la mitologia di qualsiasi etnia. Mi piace scoprire culture diverse dalla nostra, e scoprire filosofie distanti, anche attraverso.

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