La Corea del Nord testa un nuovo missile da crociera a lungo raggio
Il missile da crociera a lunga percorrenza sorvola il cielo della Corea del Nord. Grande assente il leader nordcoreano. Gli Usa fanno sapere: ”minaccia per i vicini”
Termina ”con successo” il test del nuovo missile a lunga percorrenza. Ad annunciarlo è l’agenzia ufficiale nordcoreana Kcna: ”I missili hanno volato per 1500 km prima di colpire gli obiettivi e cadere nelle acque territoriali del paese durante i test tenuti sabato e domenica”, commenta l’agenzia.
Grande assente il leader nordcoreano Kim Jong-un, che avrebbe deciso di non assistere alle prove del lancio, a pochi giorni prima della grande parata militare in onore dei 73 anni della fondazione dello stato nordcoreano. A presenziare, il generale Pak Jong-chon, insieme al altri funzionari, responsabile delle operazioni.
”Questa è un’altra grande manifestazione delle enormi capacità della scienza e della tecnologia della difesa e dell’industria delle armi del nostro paese” – commenta Pak, aggiungendo poi – ”la necessità di fare tutto il possibile per aumentare le capacità militare, nel raggiungimento di grandi obiettivi, garantendo la deterrenza bellica a lungo termine”.
Un cavillo
La Corea del Nord lancia un segnale chiaro, soprattutto in vista dello stallo sul dossier denucleare con gli Stati Uniti. Il lancio del missile cruise, infatti, pare una provocazione poco sottile nei confronti dei competitor a stelle e strisce, in quanto, in realtà, nulla ne vieta il lancio. Se da un lato, infatti, l’Onu sancisce il divieto di tecnologia balistica per il nord del paese, dall’altro i missile da crociera non sarebbero soggetti a sanzioni, in quanto poco pericolosi rispetto a quelli balistici.
I missili ”hanno viaggiato per 7.580 secondi lungo un’orbita di volo ovale e modello-8 nell’aria sopra la terra e le acque territoriali e colpito obiettivi a 1.500 km di distanza”, precisa la Kcna. I test, fa sapere l’agenzia nordcoreana ”sono stati condotti con successo”.
Le preoccupazioni
Le operazioni non sono passate di certo inosservate alla comunità internazionale, gli Stati Uniti fanno, infatti, sapere che ‘continueranno a monitorare la situazione e si consulteranno con alleati e partner‘. Il comando Indo-Pacifico ha poi sottolineato la necessità di una vigilanza attenta e costante, in modo da assicurare ”la difesa dei vicini del Nord, la Corea del Sud e il Giappone”.
Anche la vicina Corea del Sud esprime le sue preoccupazioni a riguardo, chiedendo a gran voce ”un’analisi approfondita” dei nuovi missili cruise. Il comando congiunto di Stato Maggiore della Corea del Sud tiene a precisare che le indagini in corso sarebbero condotte in stretta collaborazione con le autorità di intelligence statunitensi.
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