La Sirenetta, 4 (+1) curiosità sull’ultimo live-action Disney
Da Mahmood doppiatore a Harry Styles che ha rifiutato il ruolo del Principe Eric (e non è stato un male...): 4 curiosità sul live-action inclusivo de "La Sirenetta"
In poco meno di una settimana di programmazione in Italia, “La Sirenetta”, live-action Disney dalla favola di Hans Christian per la regia di Rob Marshall, ha già superato la soglia dei quattro milioni di incasso al botteghino. Un’esperienza imperdibile per gli occhi, una scommessa vinta su più fronti: la protagonista Halle Bailey, in fase di pre-produzione travolta da polemiche di stampo razzista, si è rivelata infine un’Ariel perfetta. E Johan Bauer King è stato in grado di farci dimenticare che inizialmente il ruolo di Eric era stato pensato per Harry Styles.
I doppiatori
Nel cast di voci italiane spicca Mahmood, per il quale interpretare Sebastian è un sogno che si realizza: “Sono molto orgoglioso anche perché il film è stato girato in Sardegna”, ha raccontato il cantante, “Quando nuotavo, lì al mare dove mamma mi portava tutte le estati, mi immedesimavo nei personaggi del cartone. Per me è stato proprio un cerchio che si chiude”.
Si chiude un cerchio anche per Simona Patitucci che ne “La Sirenetta” del 1989, in cabina di regia c’erano Ron Clements e John Musker, doppiava Ariel e oggi invece presta la voce alla Strega del Mare, Ursula.
La location
Gran parte de “La Sirenetta” è stata girata in Sardegna: in particolare, lo scoglio dal quale Ariel emerge è parte della spiaggia Rena Majore, nel comune di Aglientu, mentre il castello del Principe Eric si trova sulla costa di Castelsardo e affaccia sullo splendido Golfo dell’Asinara.
Il protagonista maschile
Per il ruolo del Principe Eric, poi affidato a Johan Hauer King, inizialmente era stato opzionato Harry Styles. L’ex One Direction, nonostante i fitti contatti mantenuti con il regista Rob Marshall nei mesi precedenti la messa in produzione del film, avrebbe infine rifiutato l’ingaggio scegliendo per la sua carriera di attore, tutta in ascesa, ruoli più improntati al dramma e dove, parole dello stesso Marshall, il suo aspetto fisico non fosse eccessivamente in primo piano.
Canzoni “riviste e corrette”
Le rivendicazioni del movimento Me Too hanno influenzato anche la produzione de “La Sirenetta”: il compositore Alan Menken (già al lavoro sulle colonne sonore dei live-action di Alladin e La Bella e la Bestia), ha rivelato di aver modificato in particolare un verso della canzone “Baciala”, con delle aggiunte che rendessero esplicito il consenso di Ariel. Di “Unfortunate Souls” è stato invece tagliato il verso “Si innamorano però/ di colei che sa tacer” perché avrebbe potuto far pensare, nota lo stesso Menken, “che noi crediamo che le ragazze non debbano parlare a sproposito”.
La nuova Sirenetta, simbolo di inclusività
Tra le prime a scendere in campo in difesa di Halle Bailey, bersaglio di commenti razzisti sin dal suo ingaggio come “nuova” Ariel, è stata l’influencer e performer Loretta Grace, sul web nota come “GraceonYourDash”, che – in un’intervista a Zon.it, datata 2019 – plaudeva alla scelta inclusiva della Disney: “Io ho iniziato a cantare grazie alla Sirenetta. E non mi importava che fosse bianca o nera. Io cantavo e basta”
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