L’Afa attanaglia la penisola e molte città europee. L’ Esa, grazie ad un sistema di satelliti per l’osservazione della terra, chiamati Lstm (Land surface temperature monitoring) del programma Copernicus gestito insieme all’unione europea, ha la possibilità di monitorare al meglio gli effetti del surriscaldamento globale sulla Terra.
In pratica si tratterebbe di uno strumento per misurare l’ecostress ed avrebbe il fine di poterci preparare maggiormente in futuro ad eventi estremi come quello del caldo record del mese di luglio.
Per mezzo di questi satelliti, la Nasa avrebbe scattato diverse foto nel mese scorso nelle città di Roma, Vienna e Atene. La foto riguardante la capitale italiana il 17 luglio alle ore 22,33, mostra quanto l’afa avvolgesse ancora completamente la città, in cui vi era ancora una temperatura di 35°. Le immagini fanno vedere alcune zone particolarmente rosse per le temperature alte, come quella dell’Aeroporto di Ciampino, mentre altre invece come quella dei parchi dell’Appia antica di colore verde, cioè particolarmente più fresche perchè circondate dalla vegetazione.
Lo stesso fenomeno è stato registrato nelle città di Vienna ed Atene rispettivamente il 15 e 14 luglio tra le 20 e 30 e le 22 e 30. Le temperature di 35 gradi ancora presenti in città, rivelano però che nelle zone in cui era presente la vegetazione, il termometro si abbassava in maniera evidente, a prova del contributo delle piante a rendere le temperature meno roventi.
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