21 Aprile 2020 - 11:59

Lapo Elkann a Storie Italiane, dal ricordo del nonno all’amore per la Patria

Eleonora Daniele lapo elkann

Lapo Elkann in collegamento con la trasmissione Storie Italiane. Parla dei nonni, Gianni e Marella Agnelli, e dell’amore profondo che ha per la Patria: “Chiamerei mia figlia Italia”

Storie Italiane va avanti anche senza ospiti in studio. Come già avviene dall’inizio della quarantena, molti ospiti della trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele sono in studio tramite un collegamento. Questa mattina, ad essere intervistato è stato Lapo Elkann, da Lisbona, in Portogallo. La conduttrice ha affrontato col nipote di Gianni Agnelli diversi temi della sua vita, come ad esempio il ricordo dei nonni Gianni e Marella.

Il nonno Gianni Agnelli

Mi ritrovo in ciò che mio nonno ha sempre voluto fare, portare in alto l’Italia, sostenerla e portarla dove ci meritiamo di essere, la punta dell’iceberg. Noi siamo un paese incredibile – dice Lapo Elkann – con risorse incredibili e noi meritiamo di essere al primo posto”. Continua poi: “Il ricordo che ho più bello di mio nonno? Ne ho tanti, tantissimi, forse la forza e la lotta negli ultimi giorni della sua vita, non si è mai arreso, ha sempre combattuto fino alla fine, e mi ha insegnato che non bisogna mai mollare, mai desistere ed essere resilienti fino alla fine, e lo ha fatto con dignità, forza e fervore“.

E sulla nonna Marella Agnelli, scomparsa un anno fa: “È stata la donna più importante della mia vita, mi ha protetto, amato, custodito e supportato in ogni momento difficile e costruttivo della mia vita, è sempre stata al mio fianco. Lo ha fatto con me e con i miei fratelli. La ricordo con grande emozione perché nessuno ha dato a me quanto lei mi ha dato. Una donna indimenticabile che ho sempre nel mio cuore“.

La sua amata Italia e il nuovo stile di vita

L’Italia la amo con tutto il mio cuore, farei di tutto per aiutarla, perchè voglio vederla brillare a 360 gradi. Chiamerei mia figlia Italia perchè non vi è nulla di più del mio paese, però bisogna trovare prima la donna. Per ora è un sogno nel cassetto che certamente mi auguro la vita mi permetterà di fare“.

E conclude: “Sono sempre stato un buono, poi ho voluto dimostrare di essere un imprenditore e un creativo, ma da ora in poi – incalza – mi dedicherò ad aiutare gli altri tramite la mia fondazione LAPS con cui abbiamo già fatto tante cose in tutta Italia da Scampia alla Sicilia“.