22 Aprile 2016 - 16:42

Le Iene, l’uomo e i maltrattamenti sugli animali

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In Spagna si chiama “Corrida”, in Perù “combattimento dei galli”, in una società civile “maltrattamenti sugli animali”. La Iena Luigi Pelazza ci documenta fino a dove si può spingere la crudeltà umana: quando l’uomo è la vera bestia

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Fin dalla sua comparsa sulla Terra, l’uomo è sempre vissuto a stretto contatto con gli animali: durante l’epoca preistorica, egli cacciava gli animali per nutrirsi, per fabbricare pellicce con le quali coprirsi, insomma l’uomo primitivo uccideva gli animali per spirito di sopravvivenza.

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La Corrida in Spagna

Con il passare dei secoli, l’uomo si è evoluto, costruendo città, grattacieli, macchine, fino a diventare il “padrone” assoluto di questo pianeta: grazie al suo straordinario ingegno, l’uomo è riuscito a scoprire ed inventare praticamente tutto, dalle automobili agli aeroplani, dal telefono agli smartphone, dal computer ai tablet. In qualsiasi campo scientifico, che sia la medicina, la fisica o la robotica, l’essere umano ha raggiunto il primato assoluto.

Nonostante la società sia profondamente cambiata nel corso dei secoli, nonostante i mirabili progressi scientifici come navigare su internet o viaggiare nello spazio, l’uomo conserva dentro di sè un lato primitivo e violento, un lato oscuro che si manifesta davanti agli amici a quattro zampe: di fronte a dei poveri animali indifesi l’uomo continua a comportarsi, purtroppo, come gli uomini preistorici che vivevano nelle caverne. Ma mentre i nostri primitivi antenati uccidevano perchè “costretti” dalla necessità di sopravvivere, il cosiddetto uomo “moderno” ed “evoluto” uccide per puro divertimento, senza una valida ragione, mettendo in scena spettacoli agghiaccianti e cruenti.

Il combattimento dei galli in Perù

Il combattimento dei galli in Perù

L’inviato de Le Iene, Luigi Pelazza, ha documentato tutta questa insensata crudeltà in un servizio che fa rabbrividire: veri e propri combattimenti tra animali, costretti ad azzannarsi fino alla morte, una morte lenta e dolorosa che finisce sempre in un lago di sangue. In Spagna la chiamano “Corrida”, in Perù “combattimento dei galli”, in una società civile e davvero evoluta dovrebbe chiamarsi “maltrattamento”. Queste pratiche così feroci provocano addirittura piacere negli occhi di chi assiste e molto spesso ad assistere sono anche bambini.

In molti paesi questi “spettacoli” orribili sono considerati dei veri e propri sport nazionali, totalmente legali e accettati dalla comunità, come i combattimenti dei galli in Perù: in una piccola arena vengono letteralmente gettati due galli che devono affrontarsi fino alla morte, tra sangue e urla della gente. Uno spettacolo atroce, dove si cela però un grosso giro d’affari con le scommesse clandestine, che vale migliaia di dollari. Come può una società progredire se accetta simili barbarie? Il vero “animale”, in questi casi, è proprio l’uomo.

Per vedere il servizio di Luigi Pelazza clicca qui

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