La Lifeline sarebbe dovuta approdare a Malta. Eppure, all’imbarcazione della Ong tedesca, da giorni al largo del Mediterraneo, è stato accordato solo il permesso di entrare nelle acque maltesi, ma non di attraccare a La Valletta.
Ciò accade perché la Germania si rifiuta di dare asilo a parte del 234 naufraghi a bordo, condizione duramente imposta dalla capitale maltese. Il premier Muscat ha infatti preteso un contributo europeo per la distribuzione dei migranti. Italia, Francia, Portogallo, e la stessa Malta hanno risposto positivamente all’appello, ma Germania, Olanda e Spagna si sono trincerate dietro un silenzio omertoso.
Secondo il portavoce di Lifeline, Axel Steier, è il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer ad opporre una rigida chiusura. Tutti gli altri politici, invece, sarebbero intenzionati a collaborare per risolvere l’emergenza. Inoltre, la proposta di Muscat, se concretizzata, sarebbe un superamento del trattato di Dublino, prerogativa anche italiana.
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