11 Giugno 2018 - 12:49

Migranti, scontri diplomatici tra Italia e Malta: la nave Aquarius resta in mare

aquarius

Ieri pomeriggio, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha chiuso i porti italiani alla nave Aquarius con a bordo oltre 600 migranti. La nave è ancora in mare

E’ tanta la preoccupazione per la nave Aquarius, con a bordo oltre 600 migranti che ieri avrebbe dovuto attraccare in Sicilia. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini però ha deciso di chiudere i porti e di chiedere aiuto all’isola di Malta, scrivendo una lettera al premier Muscat. Da qui scontro diplomatico senza precedenti tra Italia e Malta. Muscat infatti si rifiuta di accettare la richiesta italiana.

Salvini ieri si è così espresso: “Oggi anche la nave Sea Watch 3, di Ong tedesca e battente bandiera olandese, è al largo delle coste libiche in attesa di effettuare l’ennesimo carico di immigrati, da portare in Italia. L’Italia ha smesso di chinare il capo e di ubbidire, stavolta C’È CHI DICE NO. #chiudiamoiporti“. 

Salvini e Toninelli e la risposta di Malta

Anche il ministro della Infrastrutture, Danilo Toninelli si è schierato dalla parte di Salvini ed ha chiesto a Malta di rispondere ufficialmente alla richiesta italiana di aprire e suoi porti per il salvataggio dei migranti.

Ma secondo il governo maltese l’Italia sta violando le leggi internazionali. In un primo momento Muscat aveva fatto sapere che Malta non aveva le competenze per il recupero dei migranti in quanto il recupero era “avvenuto nell’area di ricerca e salvataggio libico ed è stato coordinato dal centro di Roma”. In seguito su Twitter il Premier maltese ha così replicato: Siamo preoccupati per la direzione presa dalle autorità italiane sull’Acquarius, che è in alto mare. Vanno manifestamente contro le leggi internazionali e rischiano di creare una situazione pericolose per tutti coloro che sono coinvolti”.

Il pensiero di Salvini

Intanto Salvini ha rilanciato l’hastag su Twitter #chiudiamoiporti, convinto che l’Italia debba mettere un freno al business clandestino dell’immigrazione. Queste alcune sue parole: “Tutti in Europa fanno gli affari propri, ora anche l’Italia rialza la testa“. 

E ancora: “Se qualcuno pensa che si ripeterà un’estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi senza muovere un dito, non è quello che farò come ministro. Non starò a guardare”

La reazione di Conte

L’emergenza è stata affrontata durante un vertice a Palazzo Chigi e da qui Conte si è impegnato mandando in mare due motovedette con medici a bordo per i primi soccorsi. Poi ha spiegato la situazione dal suo punto di vista: “Ho chiesto chiaramente (al governo maltese) che si facesse carico almeno del soccorso umanitario delle persone in difficoltà. Muscat pur comprendendo la situazione, non ha assicurato alcun intervento anche in chiave umanitaria. Si conferma l’ennesima indisponibilità di Malta, e dunque dell’Europa, a intervenire e a farsi carico dell’emergenza”.

Cosa pensa Di Maio

Sulla questione si è espresso anche il ministro del Lavoro Luigi Di Maio che spera in un’Europa solidale: L’Europa deve battere un colpo, questa vicenda dimostra che siamo stati lasciati soli. Mentre noi siamo stati disposti per anni ad accogliere migliaia di migranti, Malta non è disponibile ad accoglierne centinaia. Questa Europa non è solidale e o l’Ue diventa solidale o è un problema per il Paese. Spero che le massime autorità intervengano e ci diano una mano”.

La nave Aquarius

Per il momento la nave con a bordo 629 migranti (tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte) si trova, su indicazione della Guardia Costiera Italiana, ferma a largo nel Mar Mediterraneo, a 35 miglie dall’Italia e 27 da Malta.

Reazioni in merito alla questione da Medici Senza Frontiere e Onu, che lancia un appello: “Stati e attori coinvolti trovino soluzioni rapide che consentano ai migranti e rifugiati dell’Aquarius di essere sbarcati in modo sicuro e rapido. Il rallentamento delle operazioni mette a rischio la salute di centinaia di persone con urgente bisogno di assistenza“. 

Carlotta Sami, portavoce di Unchr per i rifugiati per il Sud dell’Europa conferma la grande preoccupazione che la situazione sta suscitando. “Oltre 750 morti nel Mediterraneo nel 2018: il salvataggio di vite in mare deve restare una priorità assoluta di ogni governo” ha spiegato.

La politica di Malta

Le autorità maltesi avevano già bloccato l’arrivo di altre navi di migranti nei giorni scorsi. Caso recente quello di 2 giorni fa, quando era stato impedito l’arrivo della nave Seefuchs con 126 migranti a bordo. L’unità di una Ong olandese, era in difficoltà per le condizioni del mare, ma Malta ha autorizzato solo assistenza in mare e non l’ingresso presso uno dei suoi porti. La nave alla fine era stata soccorsa dalla Guardia costiera Italiana ed è stata fatta arrivare ieri a Pozzallo.

Meloni (Fratelli d’Italia) e Santelli (Forza Italia) a favore di Salvini

Meloni e Santelli, esponenti degli altri due partiti della coalizione di destra, si schierano a favore di Salvini e della chiusura dei porti.

Giorgia Meloni“Malta si rifiuta di accogliere le navi delle Ong cariche di clandestini e scarica il problema sull’Italia. C’è una sola soluzione per bloccare l’invasione: chiudere i porti italiani alle navi delle Ong e denunciare gli equipaggi per tratta di esseri umani e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Fico, la Boldrini e Saviano non sono d’accordo? Il Governo Conte dimostri con i fatti che l’aria è cambiata“.

Jole Santelli: “Bene la chiusura dei porti. È necessario far capire che in Italia sul tema immigrazione la musica è cambiata. Malta faccia il suo dovere come primo porto. Non è possibile continuare a porgere l’altra guancia all’Europa dinanzi alle evidenti prepotenze perpetrate ai danni dell’Italia. Questo era il programma del centrodestra e su questa linea il ministro Salvini troverà il nostro sostegno“.

Pd contro Salvini. Le parole di Pittella

Apertamente contro la scelta di Salvini si schiera invece il Pd, contrario soprattutto alla lettera al governo maltese. Queste le parole del senatore del Pd Giorgio Pittella“Il rifiuto di accogliere persone che fuggono da guerre, violenza, povertà e miseria è un atto vergognoso contro la dignità umana. La soluzione non sta nella chiusura dei porti italiani, ma pretendere da tutti gli stati europei la condivisione dell’accoglienza. Non si risolve il problema non vedendolo. Con la grave lettera alle autorità maltesi, Salvini contribuisce a trasformare l’Europa in una fortezza chiusa, cieca e menefreghista rispetto all’obbligo legale e morale alla solidarietà”.

Significativo il post di Orfini, deputato Pd, che ieri pomeriggio si è espresso così su Twitter: “600 disperati su una nave. Salvini e Toninelli chiudono i porti. Lo stesso fa Malta. In questa sfida assurda non so chi vincerà. Ma di certo a perdere sarà la civiltà“.

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