La Ligue 1 è il primo grande campionato ad essersi fermato per il problema Coronavirus. La decisione dei vertici francesi ha già fatto discutere alcune società, in particolar modo per alcune decisioni riguardo promozioni e retrocessioni, oltre che assegnazioni a posti in Europa. Il Lione guida la coda dei rivoltosi. Il club di Aulas con l’attuale classifica si ritroverebbe fuori dall prossime competizioni internazionali.
Protestano anche il Tolosa e l’Amines, retrocesse con ancora dieci partite da disputare. Il Lilla rimasto fuori dal podio per poco, valuta il da farsi. La situazione si è riversata anche sulla Ligue 2, dove molte squdare rivendicano la possibilità di poter giocare un play off e accedere alla massima serie. Il tutto per non vedere vani i sacrifici fatti dalla dirigenza.
Sono oltre quaranta i club dilettantistici pronti alla rivolta. Ne è consapevole Roxana Maracineanu, che ha garantito aiuto economici per la salvaguardia dei team. Gli avvocati sono pronti alla guerra in Tribuale, si prevede una estate calda. Per questo principio gli altri campionati sono molto più prudenti e vorrebbero gestire la situazione, partendo da un graduale ritorno agli allenamenti.
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