1 Dicembre 2022 - 10:00

Lisio, Dj set & wedding: una nuova visione di comunicazione

Dj set e mondo del wedding vanno d'accordo? Il binomio è insolito, ma possibile, grazie a Lisio, alias Luigi Annunziata. Intervista

Lisio

Dj set e mondo del wedding vanno d’accordo? Il binomio è insolito, ma possibile, grazie a Lisio, alias Luigi Annunziata

Lisio, al secolo Luigi Annunziata, è un Dj, musicista, e music planner napoletano, classe 82′. Scopre la consolle nel 1996 e da allora non si è più fermato. È autore infatti, di innovativi Dj set: dall’house al funky, dall’hip hop al tribal. Produzioni figlie di una ricca e ricercata cultura musicale.

La parola chiave del suo stile è rifuggire dagli stereotipi e dai luoghi comuni, così da poter raggiungere una nuova visione di comunicazione, in grado di fondere musica e wedding. Noi di Zon.it lo abbiamo intervistato.

Intervista a Lisio

Quando e come nasce la tua passione per il DJing e per la musica in generale?

Mia madre mi racconta che quando da piccolo ascoltavo un pezzo coinvolgente iniziavo a muovermi, ridere e ballare. Forse tutto è partito da lì, poi ci hanno messo lo zampino le mie sorelle con un regalo. Avevo 14 anni quando ho ricevuto una radiolina con un tasto rosso. Quel pulsante per me era magico, mi permetteva di mettere in pausa e fare registrazioni. Ricordo con piacere che in quel periodo mi divertivo a fare rewind per tutta la famiglia.

Ti avvicini alla consolle in che anno?

Molto presto, nel 1996, grazie a Luigi Iervolino e Saverio Avino, in arte LI.SA Dj. In quegli anni le feste private in casa erano alla moda e così seguivo questo duo esplorando la consolle e suonando con i vinili. Era una continua scoperta e imparavo osservando. Mi è capitato di custodire in casa le nostre attrezzature di lavoro con cui passavo il tempo ad esercitarmi.

C’è stato un momento in particolare in cui hai capito che potevi fare sul serio?

Quando ho sostituito i LI.SA ad un diciottesimo, avevo 16 anni. La location era un campetto da calcio. Mi occupai di tutto, dall’organizzazione alla gestione della festa. Guadagnai la mia prima 100 mila lire e considera che allora un vinile ne costava 10 mila. Quella festa mi offrì lo spunto per iniziare ad occuparmi in autonomia di eventi, infatti nel 2001 fondo Face of music, Service di organizzazione di eventi.

L’incontro decisivo?

Nel 2002 incontro Marco Capasso e con lui organizzo una festa al “Victoria Club” di Somma Vesuviana, di cui divento direttore artistico fino al 2006, anno in cui abbandono il contesto della provincia per assaporare il mood della città. Giro di serata in serata i posti più esclusivi: dallo “Scalinatella” di Napoli, al “Sohal Beach” di Bacoli, passando per il “Mela”, fino ad arrivare al “Remake”, creando così la mia fitta rete di contatti.  

Raccontaci il punto di svolta

Senza dubbio quando nel 2009 ho sostituito il Dj resident del “Music On The Rocks” di Positano. La chiamata mi arrivò direttamente dal grande Peppe Black. Successivamente ricevo anche la telefonata di Nello Simioli, direttore di alcuni dei locali più in voga della Costa Smeralda, che mi offre di presenziare al rinomatissimo “Sottovento”. Divento così resident ufficiale della struttura, collaborando a stretto giro con Simioli per sette meravigliosi anni.

Perché la Sardegna è stata così importante nel tuo percorso?

Per la mia cospicua attività, infatti sempre a Porto Cervo, nel 2016, quando ormai la natura del mitico “Sottovento” era stata stravolta in ristorante, ho lavorato al “Pepero” di Just Cavalli, al “Phi beach” e al prestigioso “Fino beach” di Golfo Aranci. Considero la regione come una sorta di trampolino di lancio che mi ha permesso di farmi conoscere e suonare in giro per il mondo come Dj.

E il wedding che c’entra con il Lisio Dj e musicista?

C’entra moltissimo, direi che è una chiave di lettura fondamentale. Per gli sposi che mi scelgono sono a tutti gli effetti un music planner, curo cioè l’evento dall’inizio alla fine, sia da un punto di vista organizzativo che funzionale. Nel 2021 nasce infatti Lisio Eventi.

Di cosa si tratta?

Attraverso una serie di fasi ben scandite: consulenza, scelta della playlist e scaletta, costruisco con gli sposi una storia, la loro storia. Valuto l’eventuale introduzione dell’orchestra o di elementi dal vivo e metto loro a disposizione una rosa ampia di professionisti. C’è poi anche chi ricorre esclusivamente al solo accompagnamento del Dj.

Un Dj che rimpiazza la performance Live? Non è rischioso?

Rischioso? Forse rivoluzionario, ma è la mia visione e me la tengo stretta. Datemi una consolle e un microfono e con solo questi due strumenti riuscirò a rendere indimenticabile il vostro giorno più importante. Dj setting e matrimonio possono esistere e coesistere e la mission della Lisio Eventi è proprio dimostrarlo.

Un Dj può essere definito artista?

Certo. La differenza tra un Dj ed un musicista sta nell’interazione con il pubblico. Se vai ad un concerto di un pianista, ti limiti ad ascoltare un professionista che esegue il suo spartito, il Dj deve cercare di andare oltre. La nostra arte consiste nella guida emotiva ai movimenti, disciplinando i flussi. Lo sforzo in più, sta nel creare le dinamiche perfette, cavalcando i gusti delle persone.

Cosa intendi?

Attraverso la scelta del pezzo giusto al momento giusto e con il supporto di un linguaggio pertinente ho il potere di creare narrazioni. Il dj può decidere se far innamorare due persone, se “condurre” al banco dei drink una donna piuttosto che un uomo, preoccupandosi tra l’altro, che la musica non spinga a superare certi limiti. . Il Dj crea – come si dice in gergo tecnico – il fluido alla serata. In questo lavoro non c’è posto per la monotonia, non a caso per me ogni session è come conquistare una donna al primo appuntamento.

Progetti futuri?

Ho all’attivo diverse produzioni che potete ascoltare sui miei canali cliccando a questo link, ma in cantiere c’è un progetto ben più ampio. Si tratta di una raccolta di brani classici napoletani, rivisitati però in chiave jazz, dance e lounge. È un’idea che mi è venuta ad inizio 2022, nel tentativo di ampliare la mia proposta per eventi.

crediti foto: Gianluca Grimaldi