14 Marzo 2016 - 14:52

Lotta di una disabile in Italia, Le Iene

Lotta di una disabile in Italia, Le Iene

Le iene ci mostrano la lotta di una disabile in Italia. Una legge troppo vecchia per non essere cambiata.

[ads1]In questa puntata delle Iene, il servizio di Matteo Viviani ci mostra Nagla, una ragazza di 38 anni disabile da quando aveva 9 mesi, alle prese con la lotta per ottenere i suoi diritti. 

Nagla è nata in Libia ma cresciuta a Roma, quando aveva 9 mesi è stata coinvolta in un incidente stradale che le ha lesionato il midollo e da allora è costretta a stare sulla sedia a rotelle.

Il padre, dopo l’incidente, l’abbandona tra ospedali ed orfanotrofi perché, secondo lui, a quei tempi non era ben visto avere una disabile in famiglia.

Così Nagla, che ha sempre preso la vita di petto e non ha mai perso il suo sorriso, viene sballottata da un istituto all’altro fin quando il padre si rifà vivo ma dopo soli 5 giorni scompare nuovamente.

Nonostante tutto Nagla non ha vissuto una brutta infanzia ed è rimasta per ben 13 anni nell’istituto che l’ha accolta e accudita,  e proprio lì conosce la sua sorella adottiva che si prende cura di lei per 10 anni dandole la possibilità di fare tutto quello che una persona normale fa ( studiare, prendere la patente…) .

“Voglio i miei diritti, niente di che!”, queste le parole della protagonista del servizio che ha chiamato le Iene perché quei diritti vengono ostacolati da leggi assurde.

Circa 8-9 mesi fa, Nagla si è recata all’ASL per richiedere una carrozzina nuova poiché la sua, dopo 4 anni, è quasi completamente distrutta (mancano l’appoggio e un freno e lo schienale è rotto).

Molto scortesemente la dipendente della struttura risponde che, secondo la legge, non è possibile avere una carrozzina prima di 6 anni dall’ultima richiesta ma che si può acquistare.

“Mi ha mandata via urlando come se avessi chiesto un diamante!”, dichiara Nagla che non si arrende e per far capire a chi fa le leggi, cosa significa affrontare la burocrazia, le Iene seguono la ragazza nella sua lotta.

Si reca di nuovo all’ASL dove mostra la sua carrozzina distrutta e tenuta insieme dalle fascette, ma la dipendente non fa caso alle sue spiegazioni che, tuttavia, attirano l’attenzione di un tecnico ortopedico che le fa notare che nella carrozzina ci sta seduta molto larga.

Viene chiamato il direttore il quale afferma che, secondo la legge, devono passare 6 anni tra la concessione di una carrozzina e un’altra.

Nagla spiega che a lei è sempre durata 4 anni, un po’ come le scarpe, la strada che ogni giorno percorre è piena di buche che danneggiano la carrozzina e, anche per andare in auto, bisogna smontarla e rimontarla ogni volta.

E’ folle pensare che la carrozzina duri 6 anni, come è folle pensare che un disabile rinunci alla sua indipendenza.

Lotta di una disabile in Italia, Le Iene

Lotta di una disabile in Italia, Le Iene

Torna nuovamente all’ASL dove, questa volta, il direttore fa lo scaricabarile consigliando a Nagla di recarsi alla Sanitaria che le ha fornito la sedia a rotelle per fare un preventivo di riparazione.

Lì le viene spiegato che la ditta dovrà vedere la carrozzina e se non autorizza una nuova concessione, le riparazioni saranno a carico suo ma che Nagla non potrà permettersi perché attualmente è disoccupata.

Nel nomenclatore c’è l’elenco degli ausili speciali che lo stato passa gratuitamente alle persone disabili ma è vecchio di 17 anni.

Il responsabile della Sanitaria consiglia alla ragazza di andare dal dirigente e di vedere cosa può scrivere e si offre di occuparsi lui del resto.

Nagla si sente in difetto, come se tutti stessero facendo un favore a lei, così, per la terza volta ritorna all’ASL, dove il direttore si arrabbia dicendo che alla Sanitaria si ostinano a non voler fare la dichiarazione di irreparabilità della carrozzina e, manda la ragazza dall’ortopedico il quale dichiara di non poter certificare che la carrozzina non è riparabile, ma capisce la situazione e decide di darle una mano.

Dopo aver fatto il ticket e ottenuto la certificazione dell’ortopedico, si reca per la quinta volta all’ASL e finalmente dopo mesi di rimbalzi, carte, cartacce, dichiarazioni e quant’altro ottiene la nuova carrozzina.

Quello che abbiamo capito da questa lotta, è che tutti hanno ragione : da una parte c’è Nagla che non ha mai mollato fino in fondo per ottenere il suo diritto alla libertà, dall’altra tutto il personale medico, ASL, ortopedici, Sanitaria, che con una legge così antica e poco pratica si trovano nella condizione di non sapere che fare e di dover forzare le cose per andare incontro alle esigenze delle persone.

Il servizio si conclude con l’appello al Ministro Lorenzin e al Presidente Renzi, da parte di Matteo Viviani : “Sono 17 anni che dovete cambiare questa maledetta legge, che dite, ce la diamo una mossa?”.

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