Luigi Di Maio duro con Salvini: “Che ha fatto sinora?”

All’indomani delle elezioni regionali in Basilicata, il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio è tutt’altro che conciliante con l’alleato di Governo, Matteo Salvini

Dopo le elezioni regionali in Basilicata della scorsa domenica, il Movimento Cinque Stelle e la Lega sembrano sempre più vivere da separati in casa: l’una lascia i calzini sporchi sparsi per casa e l’altro ci tiene a precisare che questo Governo non è un albergo e, dopo aver più volte soprasseduto sulle mancanze del partner che continua a premere dal centro il tubetto del dentifricio, passa al contrattacco. “Cosa ha fatto Salvini in questi mesi?” accusa Luigi Di Maio, “ha mandato indietro un barcone e ha ratificato Quota 100, una misura criticatissima in Europa e che ci costa una valanga di soldi. Mentre i migranti che aveva promesso di mandare via sono tutti qui”.

D’altra parte Salvini, sembra non accorgersi del malcontento (che serpeggia anche tra i suoi) e si dice sicuro che l’alleanza con i pentastellati avrà la durata fisiologica della legislatura: “La Lega è d’accordo con me”, tenuta a bada da cospicue promesse di autonomia regionale, ma questo il “capitano” si guarda bene dal dirlo, “Voglio vedere chi si lamenta“

Di Maio contro tutti

In definitiva, Luigi Di Maio accusa Salvini di sporcare il lavoro dei pentastellati sempre con qualche parolina di troppo, e fa tremare dal di dentro i Ministeri a trazione leghista puntando il dito contro “La sicurezza che nelle città non c’è”, “Un’agricoltura abbandonata da un Ministero che ormai si occupa solo di Turismo” fino alla nomina di Paragone alla commissione banche, trattata di nascosto dalla Lega con Quirinale e Banca d’Italia.

E su Salvini: “Cominci a studiare i dossier”

Di Maio dà quindi fondo a tutte le frecce nel suo arco e si prepara alle Europee del prossimo 26 Maggio (dove il M5S potrebbe “smarcarsi” e diventare una valida alternativa al Pd di nuova matrice Zingarettiana ancora da rodare) con un auspicio:

Magari Salvini comincia sul serio a studiare i dossier anziche’ spararci addosso a cose fatte