Mangiare lentamente aiuta a controllare il peso corporeo

Le abitudini alimentari sono quelle che principalmente determinano il nostro peso. Tra queste, anche il mangiare lentamente sembra aiutare a mantenere la linea

Tra le norme di buon comportamento a tavola, c’è senz’altro quella di mangiare lentamente e in maniera composta. Questa abitudine, però, sembra avere anche altri benefici sulla nostra salute. Secondo un recente studio condotto in Giappone su 60000 persone malate di diabete di tipo 2 e pubblicato su BMJ Open, pare che mangiare lentamente aiuti a controllare il peso corporeo.

Lo studio

Alle persone oggetto di studio, in un lasso di tempo di diversi anni, è stato chiesto di raccontare le proprie abitudini alimentare. Particolare attenzione è stata posta sulla velocità con cui i soggetti mangiano, sull’assunzione di cibo entro 2 ore prima di dormire, sulla colazione, alcol e sonno.

È risultato che le persone che mangiano più lentamente, che mangiano al mattino e fanno uno spuntino prima di coricarsi, sono più magre e hanno meno probabilità di diventare obese. In particolare, coloro che sono soliti mangiare lentamente, hanno il 29% di probabilità in meno di diventare obesi rispetto a chi mangia velocemente.

La spiegazione

Tutto questo sembra legato agli ormoni che regolano il senso di sazietà. Gli individui che mangiano ad una velocità normale, tendono ad assumere meno cibo. Il gesto del masticare perpetrato per più tempo, infatti, indurrebbe un senso di sazietà precoce. Mangiando velocemente, invece, ci si sente pieni più tardi e si tende a mangiare di più. Un altro risultato riguarda quelli che, nel corso della ricerca, hanno cambiato la velocità di assunzione di cibo. I pazienti in questione, hanno iniziato a perdere peso da quando hanno iniziato a mangiare più lentamente. Ovviamente, non basta mangiare lentamente per non ingrassare: occorre condurre in ogni caso uno stile di vita sano e praticare regolare attività fisica.

Lo studio sull’abitudine di mangiare lentamente è stato puramente osservazionale, quindi alcuni suggeriscono di prendere con le pinze i risultati. Nonostante questo, però, i dati prodotti sono in accordo con altri studi già effettuati nello stesso ambito.