20 Dicembre 2018 - 12:06

Manovra, nuova proposta della Lega: la Tari in bolletta

Tari

Un emendamento proposto dalla Lega nella Legge di Bilancio avalla la Tari in bolletta. I consumatori sono all’attacco, ma Garavaglia frena

L’intenzione è quella di contrastare l’evasione fiscale. La riuscita, però, è difficile, perché implica un meccanismo di ritorno per i Comuni, ad oggi, non previsto. Nella Manovra, la Lega ha proposto un nuovo emendamento, in cui si propone l’accorpamento della Tari direttamente nella bolletta elettrica.

La proposta verrà discussa in Commissione Bilancio al Senato, ma già arrivano i primi lamenti. Infatti, l’ipotesi sta mandando su tutte le furie la Federconsumatori, che reputa l’idea “semplicemente impensabile”.
La soluzione non è certo quella di aggravare la spesa bimestrale dei cittadini, che già a fatica arrivano a fine mese. In questo modo, invece di pagare due volte l’anno, i cittadini pagherebbero circa 53,50 € in più ogni bimestre, aggravando la spesa già elevata per la bolletta elettrica, su cui già pesano oneri di sistemi insostenibili e rincari elevati.” ha dichiarato Alessandro Petruzzi, vicepresidente dell’associazione.

Alla base della soluzione, potrebbe esserci anche l’esigenza di risparmiare fondi, alla luce delle direttive europee sulla Manovra. Dall’altro lato, naturalmente, la soluzione di porre la Tari in bolletta alza il gettito fiscale presente nei Comuni, che potrebbero presto unirsi alla protesta dei consumatori.

Non a caso, il viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia, frena la proposta: “A me piacerebbe ma non so se riusciamo, c’è qualche ritrosia. La misura aiuterebbe i comuni visto che vanno in dissesto perché non si pagano le tasse.

Per ora, resta una mera ipotesi.