18 Dicembre 2023 - 11:46

Manovra, no proroga del Superbonus: via libera

La Manovra del centrodestra ha avuto il via libera all'alba. Non ci sarà proroga al Superbonus e saranno salvate le pensioni dei medici

manovra fiscale Riforma Fiscale

Il via libera alla seconda Manovra del Governo Meloni è arrivato questa mattina. La Commissione Bilancio del Senato ha approvato i quattro emendamenti presentati dal governo, per poi accoglierne anche uno dell’opposizione, per il contrasto alla violenza sulle donne. Rimane fuori la questione del Superbonus, che non otterrà la tanto attesa proroga. L’ultimo spiraglio per salvare la misura potrebbe arrivare con il Milleproroghe, che potrebbe consentire a tantissimi cantieri non conclusi di usufruire dell’agevolazione del 110%.

In mattinata dovrebbe arrivare anche l’ultimo sigillo, con il mandato al relatore. Venerdì, invece, la legge di Bilancio arriverà al Senato per la fiducia e dovrebbe avere l’approvazione finale da parte dell’Aula. Salve dai tagli inizialmente previsti le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari. Restano penalizzate quelle anticipate ma c’è un taglio più soft per i sanitari con una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro.

Le decurtazioni non si applicano “ai soggetti che maturano i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2023 e nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età o di servizio”. L’accesso alla pensione anticipata «è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi.” questi i dettagli tecnici della Manovra.

Prevista anche la rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo Stretto, che viene confermato, con una parte delle risorse prese dal Fondo di coesione. Cento milioni di € saranno invece stanziati in favore delle Regioni a statuto ordinario per l’anno 2024. Si copriranno i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche degli anni 2022 e 2023.