Inizia oggi (ore 16 in Italia) la famosa e antica Maratona di Boston. L’evento sarà dedicato alla commemorazione della tragedia del 2013
E’ iniziata da poco la
122esima edizione dell’antica
maratona di Boston. Tutto è stato organizzato per la prima wave che vedrà sfidarsi innumerevoli protagonisti a partire dalle 16 (ora italiana). La maratona di Boston è considerata una
vera e propria religione, un evento di festa, che però nel 2013 è stato segnato da un
tragico evento. Due
bombe, posizionate da due fratelli ceceni, esplosero in prossimità del traguardo causando la morte di 3 persone e 264 feriti. Il primo dei due attentatori, Tamerlan Tsarnaev è stato ucciso da uno scontro con la polizia, mentre il secondo Dzhokhar Tsarnaev è stato arrestato e condannato a morte. I motivi del gesto starebbero nella loro vicinanza all’
estremismo islamico. Da allora a Boston ogni 15 aprile si celebra
“One Boston Day” per ricordare morti e feriti; la maratona ha acquisito così un significato maggiore.
Il percorso
Il percorso della maratona è caratterizzato da
continui saliscendi, dal sobborgo di Hopkinton fino alla famosa Heartbrake Hill. Chilometro importante è il
sedicesimo: qui i corridori arrivano al
Kennedy Collage e la tradizione vuole che le ragazze bacino i ragazzi. Il traguardo è situato a
Boylston street, di fronte alla biblioteca nazionale.
La storia e nomi di alcuni big
La maratona ha alle spalle una grande storia: proprio qui iniziarono a correre le prime atlete
femminili e il primo atleta paraolimpico. Quest’anno tra i grandi big vedremo
Lelisa Desisa, campione nel 2013 e nel 2015 e che dopo l’attentato di Boylston Street decise di donare la propria medaglia agli abitanti della città di Boston; ci saranno anche
Lemi Berhanu Hayle ed il campione uscente
Geoffrey Kirui dal Kenya. Altro nome importante è quello di
Tim Don, triatleta britannico attualmente detentore del record nella categoria
Ironman. Quest’anno non si aspettava di partecipare, in quanto proprio
6 mesi ha subito un diversi interventi dopo essere stato
investito da un camion; l’uomo aveva riportato una frattura alla seconda vertebra cervicale, che avrebbe potuto stroncargli la carriera. Dopo una dolorosa riabilitazione
oggi però ce la farà e ha affermato: “
Non ho idea se andrà bene. So solo che ho bisogno di provarci, perché mentre io sono qui gli altri stanno cercando di essere più veloci, di battere il mio record mondiale. Non voglio essere il secondo al mondo. Voglio essere il migliore, e farò tutto il necessario”.