16 Luglio 2016 - 17:13

Marco D’Amore al Giffoni Film Festival per “Un posto sicuro”

Marco D'Amore al Giffoni Film Festival

Marco D’Amore, alias Ciro Di Marzio di “Gomorra – La serie”, ospite al Giffoni Film Festival per il film Un posto sicuro, sui disastri dell’eternit

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Il Giffoni Film Festival entra nel vivo con eventi e grandi ospiti. Oggi, intorno alle ore 15, Marco D’Amore, alias Ciro Di Marzio in “Gomorra – La serie” è stato ospite della bellissima cornice dell’Antica Ramiera di Giffoni, per un Masterclass insieme ai ragazzi.

Tema dell’incontro il film “Un posto sicuro” del regista Francesco Ghiaccio con la sceneggiatura dello stesso Marco D’Amore, che tratta in maniera profonda i disastri dell’eternit nel Monferrato. In particolare l’attore e il regista si sono soffermati molto sugli aspetti umani dei personaggi, sottolineando la natura psicologica di ognuno di loro.

LA TRAMA DEL FILM:
Casale Monferrato, 2011. Eduardo e Luca sono padre e figlio, ma si sono persi da tempo. Una telefonata improvvisa li rimetterà drammaticamente l’uno davanti all’altro, e questa volta, entrambi lo sanno, non avranno una seconda occasione. Intorno a loro si agita l’intera città, in cerca di riscatto alla vigilia della prima grande sentenza del processo alla fabbrica di amianto “Eternit”. Il bisogno di dar voce a chi non l’ha mai avuta e l’amore per una ragazza daranno a Luca la forza per rinascere, lottare, raccontare una storia fatta di dolori e gioie quotidiane, di ricordi che tornano per farti del male o salvarti per sempre.

Marco D'Amore al Giffoni Film Festival

Marco D’Amore, attore

«Il nostro film è stato molto sottovalutato, anzi, se si può dire, hanno avuto paura di distribuirlo. Perchè si tratta di un film forte,dice Marco D’Amoreche tratta di argomenti reali che colpiscono profondamente chi guarda gli orrori dell’eternit e sente le testimonianze vere di chi quelle efferatezze le ha vissute in prima persona. Un sogno ed un dramma che ha coinvolto tutta l’Italia, non solo l’Italia, che continua a coinvolgerci, ma che a Casale Monferrato ha tragicamente assunto una dimensione esemplare. L’impostazione teatrale della recitazione, che fino a quel momento mi era sembrata fuori luogo, forzata, diviene forza delle parole, della narrazione che inizia a crescere, ad emozionarci, a commuoverci e farci arrabbiare.».

Il regista del film Francesco Ghiaccio, nato e cresciuto a Torino ha voluto incastonare il proprio impegno civile e la propria capacità di fare cinema. «Ho voluto curare in maniera molto maniacale la fotografia, dall’inizio alla fine, per ottenere un’immagine ricercata e donare un valore aggiunto non indifferente all’intero film. 

Francesco Ghiaccio, regista con Marco D'Amore

Francesco Ghiaccio, regista

La speranza, la voglia di una vita migliore, il prezzo altissimo che si è dovuto pagare per poterla ottenere, sono tutti elementi cardine che rendono debole la cornice della storia d’amore romanzata». Sulla distribuzione del film? «Purtroppo il panorama italiano è ricco di budget solo quando vi sono sponsor politici, perdendo spesso di qualità. Noi siamo rimasti delusi dalla distribuzione “povera” del film, ma purtroppo la nostra idea di cinema fa paura a troppe persone»

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